TURCHIA. Erdogan saluta l’amico Putin 

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Il legame tra Russia e Turchia sta diventando più stretto che mai, in quanto la Russia sta affrontando le ricadute diplomatiche dello scandalo Skripal e le relazioni della Turchia con i suoi alleati occidentali peggiorano sulle questioni dei diritti umani e sulle sue operazioni militari contro le milizie curde in Siria.

Secondo Military Times, il Presidente russo Vladimir Putin è tornato in Turchia il 3 aprile, per unirsi al presidente turco Recep Tayyip Erdogan ad una cerimonia simbolica e innovativa per la costruzione di una centrale nucleare di produzione russa sulla costa mediterranea turca ad Akkuyu. Il 4 aprile, Putin, Erdogan e il Presidente iraniano Hassan Rouhani si vedono per un vertice ad Ankara per discutere del futuro della Siria.

Turchia e Russia hanno messo da parte le tradizionali rivalità regionali per creare forti legami economici. A dicembre, hanno concluso un accordo per l’acquisto turco del sistema russo di difesa missilistica a lungo raggio S-400. Oltre alla centrale elettrica, i due paesi stanno costruendo anche il gasdotto “Turkstream” per il trasporto del gas russo in Turchia. Il nuovo corso delle loro relazioni è il risultato anche dell’inasprimento dei legami tra l’Unione europea e la Turchia. I negoziati di adesione della Turchia all’Ue si sono arenati e molti paesi dell’Unione hanno espresso preoccupazione per la crescente svolta autoritaria del governo turco e per la sua repressione dei diritti e delle libertà, dopo il fallito golpe del 2016. A sua volta, la Turchia accusa i paesi dell’Ue di sostenere i ribelli curdi e i presunti responsabili del tentato colpo di stato del 2016.

Le relazioni della Turchia con gli Stati Uniti vanno ancora peggio, e la Turchia ha accusato Washington di ospitare Fethullah Gulen, e di sostenere la milizia curda, considerata terrorista da Ankara. 

La settimana scorsa la Turchia ha annunciato che non avrebbe seguito gli alleati della Nato e dell’Unione europea nell’espellere i diplomatici russi in risposta all’avvelenamento in Gran Bretagna dell’ex spia russa, Sergei Skripal e a sua figlia. 

Lucia Giannini