
Il canale televisivo statale turco TRT ha lanciato il suo servizio in lingua persiana il 18 dicembre. TRT Farsi è un’importante espansione della portata internazionale dell’emittente statale turca nonostante le relazioni tese con l’Iran e un altri servizi in lingua straniera come Iran International, BBC Persian e VOA Farsi.
“TRT è diventato un centro di attrazione nella sfera dei media. Senza dubbio, pubblicare contenuti in persiano è un prezioso servizio per l’umanità”, ha affermato Fahrettin Altun, capo della Direzione delle comunicazioni presidenziali della Turchia, alla cerimonia di lancio ad Ankara, riporta BneIntelliNews.
“Il legame tra due antiche nazioni rimane forte nonostante tutte le sfide. Basta guardare il Grand Divan di Rumi per comprendere la forza di questo legame”, ha affermato Altun, facendo riferimento al patrimonio culturale condiviso e citando le critiche dell’autore iraniano Jalal Al-e-Ahmad all’influenza occidentale.
Il direttore generale di TRT Mehmet Zahid Sobaci ha affermato che il ruolo dell’emittente è quello di sfidare il predominio dei media occidentali. “Per anni, i media internazionali sono stati dominati da una visione unilaterale e incentrata sull’Occidente. La Turchia, sotto la guida del presidente Erdogan, ha sfidato questo monopolio”, ha affermato.
Affrontando gli sviluppi regionali, Sobaci ha tracciato parallelismi tra Siria e Gaza, affermando: “Proprio come il regime di Assad ha commesso atrocità in Siria simili a quelle che Israele sta facendo a Gaza, abbiamo visto che mentre l’oppressione si intensifica, la giustizia acquisisce altrettanta forza”.
Il servizio, dodicesima piattaforma linguistica di TRT e nono servizio internazionale, mira a raggiungere oltre 130 milioni di persiani in tutto il mondo, secondo l’emittente.
Il lancio avviene in un momento delicato a seguito dei recenti cambiamenti politici in Siria in seguito alla caduta del partner di Teheran del deposto presidente Bashar al-Assad e al deterioramento delle relazioni Teheran-Ankara in seguito al crollo del regime.
L’iniziativa ha scatenato polemiche in seguito alle precedenti dichiarazioni di Sobaci in ottobre, quando ha dichiarato che il canale mirava a “disturbare l’Iran”, suscitando forti critiche da parte dei funzionari dei media iraniani.
Al lancio, Sobaci ha adottato un tono più conciliatorio: “Attraverso la lingua persiana e l’attenzione ai legami culturali condivisi, cerchiamo di rafforzare i legami tra le nazioni. TRT Persian svolgerà un ruolo importante nello sviluppo delle comunicazioni tra turchi e parlanti persiani come piattaforma credibile”.
I recenti commenti del ministro degli Esteri turco Hakan Fidan sull’Iran che “impara lezioni” dai cambiamenti politici della Siria hanno ulteriormente complicato l’accoglienza dell’iniziativa mediatica. I media statali iraniani hanno duramente criticato queste dichiarazioni definendole “esagerate” e “sarcastiche”.
TRT afferma di aver raggiunto 11 miliardi di visualizzazioni e 8 miliardi di visualizzazioni video nei suoi servizi linguistici esistenti, con 60 milioni di follower sulle piattaforme digitali. L’emittente gestisce 14 canali televisivi e 19 stazioni radio in varie lingue, tra cui turco, inglese, arabo, azero e curdo.
Maddalena Ingrao
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