TURCHIA. Erdogan chiude l’università dell’avversario Davutoglu

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Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha ordinato la chiusura di un’università ad Istanbul collegata a un rivale ed ex primo Ministro, secondo un decreto pubblicato il 30 giugno.

Stando a quanto riporta Afp, l’Università privata Istanbul Şehir è stata creata nel 2008 da una fondazione tra i cui soci fondatori figura l’ex-premier Ahmet Davutoğlu; si è trovata poi al centro di molte polemiche dopo che Davutoğlu ha lasciato il partito al potere di Erdoğan nel settembre dello scorso anno.

Davutoğlu ha fondato il suo Partito del Futuro, Gp, tre mesi dopo l’uscita dall’Akp, il suo obiettivo era sottrarre fette di elettorato al suo ex partito, l’islamista Partito della Giustizia e dello Sviluppo, Akp di Recep Tayyip Erdogan, riporta Turkish Minute.

L’ex primo ministro ed ex alleato di Erdoğan, padre del concetto di Neo-ottomanesimo, era diventato sempre più critico nei confronti del governo e di Erdogan. Davutoğlu aveva ed ha un notevole seguito tra i membri dell’Akp disillusi dal partito e dal governo monocratico di Erdoğan dopo oltre 17 anni di potere.

L’università è stata congelata per la prima volta alla fine dell’anno scorso, quando un tribunale di Istanbul ha emesso una sentenza contro di essa in una disputa sui pagamenti con la Halkbank. Poi il controllo dell’università, di proprietà della Fondazione per le Scienze e le Arti, Bisav, è stato trasferito all’Università di Marmara a dicembre 2019, prima che lo Stato prendesse il controllo della stessa Bisav a gennaio 2020 con l’installazione di amministratori fiduciari.

Il tribunale ordinò il congelamento dei beni dell’università dopo che la statale Halkbank aveva chiesto il congelamento dei fondi citando l’incapacità dell’università di rimborsare il credito di 70 milioni di dollari dovuto.

L’università divenne molto popolare durante il periodo di appartenenza di Davutoğlu all’Akp, ma sono iniziate a sorgere delle controversie sui terreni utilizzati dall’università dopo che Davutoğlu si è dimesso da primo ministro nel 2016, riporta Ahval.

Un decreto presidenziale firmato da Erdoğan il 29 giugno, ma pubblicato durante la notte, diceva che «l’autorizzazione dell’università a svolgere qualsiasi attività è stata ritirata».

L’università era un tempo un faro per i conservatori, annunciando quello che credevano fosse un nuovo periodo in cui le istituzioni laiche non avrebbero dominato la moderna Repubblica turca.

Tommaso dal Passo