TURCHIA. Dopo gli S400 arrivano i Sukhoi ad Ankara?

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La Russia è “pronta a cooperare” con la Turchia per vendere la sua nuova generazione di caccia Su-57 nel caso in cui il governo di Ankara e le aziende turche vengano espulse dal programma a guida USA del caccia F-35 guidato.

«Questi jet da caccia russi di quinta generazione, i Su-57, hanno qualità eccezionali e sono promettenti per l’esportazione», ha detto Sergei Chemezov, capo della statale Rostec Corporation, riporta Defense News.

La dichiarazione di Chemezov è arrivata a conferma di un articolo uscito il 19 aprile sempre su Defense News in cui si diceva che se i funzionari americani avessero espulso la Turchia dal gruppo multinazionale che costruisce l’F-35, i funzionari della difesa turchi probabilmente avrebbero cercato la tecnologia dei jet da combattimento russi, perché Ankara non potrebbe permettersi di non sostituire l’F35.

Secondo una serie di analisti e di fonti sentire dal giornale statunitense, una “valutazione geostrategica” farebbe emergere le opzioni russe come la scelta naturale per la Turchia.

Washington ha minacciato infatti di espellere Ankara dal programma multinazionale per il Joint Strike Fighter se la Turchia avesse dispiegato il sistema missilistico terra-aria russo S-400.

Se la Turchia accetta il sistema missilistico S-400, «nessun F-35 toccherà mai il suolo turco. E la partecipazione turca al programma F-35, che comprende la produzione di parti di ricambio, la riparazione e la manutenzione dei caccia, sarà interrotta, escludendo le aziende turche dalla catena di produzione e fornitura del programma», ha scritto un gruppo di legislatori bipartisan della Commissione per i servizi armati del Senato e della Commissione per le relazioni esterne del Senato Usa. 

In mani turche, infatti, il sistema missilistico S-400 potrebbe raccogliere dati tecnici sull’F-35 e trasmettere tali informazioni a Mosca, sia che si tratti di dati rilevati dalla Turchia o di vulnerabilità sfruttate proprio grazie al software russo.

Anna Lotti