TURCHIA: arrestati 38 siriani senza documenti

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In attesa di capire cosa succederà ai migranti in fuga dall’Afghanistan, precipitato nel caos più totale, osserviamo che la disponibilità turca nei confronti dei migranti siriani sta scemando sempre di più.

Le autorità turche hanno arrestato 38 persone senza documenti di identità, tra cui 35 siriani, su un autobus di medie dimensioni guidato da un autista siriano.

Fonti dei media turchi hanno affermato che l’autista è stato arrestato e che i passeggeri sono stati consegnati al dipartimento provinciale per l’immigrazione per intraprendere un’azione legale contro di loro.

La scorsa settimana le autorità turche hanno arrestato 9 siriani in un’auto con targa per stranieri sull’autostrada D-400 in Othmania, e l’autista, che ha la cittadinanza siriana, è stato arrestato con l’accusa di traffico di esseri umani e 6 persone sono state deportate in Siria.

Il 6 maggio, la polizia turca ha arrestato 9 persone mentre cercavano di entrare illegalmente nel Paese dall’Iraq e dalla Siria.

La polizia turca ha inoltre arrestato 18 persone, tra cui 14 siriani, nella provincia di Othmania, nel sud del Paese, entrate illegalmente e prive di documenti d’identità rilasciati dalle autorità ufficiali.

I siriani vengono arrestati regolarmente anche ai confini con l’Iraq per migrazione illegale. Il traffico di esseri umani dalla Siria a qualunque altro posto che non sia la Siria oramai è all’ordine del giorno. Crimine che spesso si associa con lo spaccio di droga, soprattutto pillole di captano che infestano il Medio Oriente, con particolare riferimento a Libano, Siria, Iraq, Iran per poi essere distribuite in Giordania, Arabia Saudiuta, Emirati Arabi Uniti.

Per quanto concerne i profughi un un altro problema risiede nei campi per sfollati interni. In Siria per esempio a campo Hawl vengono regolarmente uccisi cittadini siriani o iracheni.

Secondo le statistiche ufficiali, il campo di Al-Hol ospita 16.404 famiglie (60.351 persone), tra cui 8.256 famiglie irachene (30.738 donne), 5.619 famiglie siriane (21058 persone) e circa 2.529 famiglie straniere (8555 persone).

Nonostante le campagne di sicurezza lanciate dalle “SDF” contro quelle che si dice siano cellule “ISIS” nel campo di al-Hol, gli omicidi continuano a colpire i rifugiati iracheni e gli sfollati siriani.

Graziella Giangiulio