TURCHIA. Ankara avrà il suo drone intelligente d’attacco

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Il produttore di droni turco Baykar Savunma ha iniziato la fase di progettazione concettuale di quello che spera diventerà il primo drone da combattimento del paese giocato da IA. Haluk Bayraktar, il direttore generale di Baykar Savunma, ha detto il 28 febbraio che l’aereo è il «programma di massima priorità» dell’azienda. L’azienda completerà la fase di progettazione concettuale entro il 2023, il centenario della repubblica turca, ha poi aggiunto.

Stando a Defense News, questo drone volerà a un’altitudine operativa di oltre diecimila metri. Il velivolo guidato da intelligenza artificiale sarà in grado di eseguire missioni per cinque ore, e sarà collegato a una rete di comunicazione dati satellitare.

L’aereo da combattimento dovrebbe raggiungere una velocità di crociera di 0,8 Mach e trasportare un massimo di 1 tonnellata di munizioni. Verrebbe utilizzato in missioni di supporto aereo ravvicinato, assalto strategico, attacco a sistemi di difesa aerea ostili e assalto missilistico.

Baykar è il produttore dei droni Bayraktar TB2, che sono stati ampiamente utilizzati nei combattimenti alla fine dello scorso anno tra Azerbaigian e Armenia nella regione contesa del Nagorno-Karabakh, così come in Siria e Libia, dove la Turchia ha schierato truppe e milizie siriane, riporta Ahval.

L’undicesimo piano di sviluppo della Turchia, votato in parlamento nel 2019, ha fissato obiettivi ambiziosi per l’industria nazionale della difesa entro il centenario del paese, tra cui il 75% di progettazione e produzione nazionale e un quasi raddoppio dell’occupazione nel settore.

Il programma di Baykar arriva mentre la Turchia affronta incertezze sui suoi requisiti di caccia di nuova generazione. Gli Stati Uniti hanno sospeso la partnership della Turchia nel programma Joint Strike Fighter che costruisce l’F-35 a causa dell’acquisto da parte della Turchia del sistema di difesa aerea S-400 di fabbricazione russa. Ankara avrebbe poi mostrato interesse per i caccia russi Sukhoi, ma anche in questo caso l’acquisto di armi russe va contro la sua appartenenza all’Alleanza Atlantica.

La Turchia, inoltre, sta anche portando avanti un programma di jet da combattimento interamente turco, il TF-X, ma questo ambizioso progetto ha strisciato su intoppi tecnologici e vincoli di finanziamento.

Bae Systems ha aiutato il TF-X con la sua fase di progettazione concettuale nell’ambito di un programma da 125 milioni di dollari, ma le autorità turche devono ancora selezionare un motore, che deve arrivare prima che vengano fatti ulteriori progressi nella fase di progettazione.

Antonio Albanese