
Il primo ministro della Turchia, Binali Yildirim, ha lanciato la campagna per il Sì del Akp per il referendum del 16 aprile sulle modifiche costituzionali.
«Stiamo facendo il primo passo verso la creazione della forte Turchia di domani», ha detto il 25 febbraio Yildirim (nella foto) all’Arena Stadium di Ankara.
Il 16 aprile, l’elettorato sarà chiamato a votare sì o no a un disegno di legge di riforma di 18 articoli che darebbe ampi poteri esecutivi al presidente e abolirebbe la carica di primo ministro. La campagna per il Sì è sostenuta dal Akp e dal Movimento Partito Nazionalista, Mhp.
L’arena di Ankara era stata decorata con immagini del leader fondatore della Turchia Mustafa Kemal Ataturk, del presidente Recep Tayyip Erdogan, e dello stesso Yildirim.
La campagna per il Sì mette in luce i progressi nei settori dell’economia, dei trasporti e della salute, così come gli enormi progetti di lavori pubblici realizzati sotto il governo Akp oltre alla minaccia terroristica cui il governo sta rispondendo.
Ankara accusa il Feto, guidato da Fetullah Gulen, di aver orchestrato il tentativo di colpo di stato dello scorso anno contro il governo, che ha fatto 248 morti e 2.200 feriti, riporta Anadolu.
Yildirim ha spiegato la riforma in dettaglio: «Il cambiamento costituzionale che stiamo portando ad una votazione pubblica dovrebbe completare il lavoro incompiuto che è stato avviato nel 2007» ha detto, riferendosi a un referendum costituzionale che ha aperto la strada per l’elezione diretta del presidente. «In effetti, un passo importante per il sistema presidenziale è stato fatto nel 2007» ha aggiunto.
Yildirim ha anche detto che il nuovo disegno di legge consentirebbe a circa 7,5 milioni di giovani turchi di votare per il parlamento e per questo ha invitato i giovani sostenitori ad andare porta a porta nelle 81 province della Turchia a chiedere alla gente di votare per il Sì.
«Il nuovo sistema porrà termine al terrorismo», ha promesso «Questo cambiamento è un’opportunità storica per il nostro Paese», ha detto Yildirim, aggiungendo che una forte leadership impedirebbe alla Turchia che venga ripetuto il golpe fallito del luglio 2016.
In base alla nuova costituzione, ci saranno elezioni parlamentari e presidenziali simultanee per un mandato di cinque anni che si terranno a novembre 2019.
Il disegno di legge di modifica costituzionale è stato approvato dal parlamento nel mese di gennaio, con 339 voti a favore.
Tommaso dal Passo