TUNISIA – Siliana 28/11/2013. Cinquanta poliziotti tunisini sono stati feriti negli scontri con i manifestanti nella città di Siliana, in cui uno sciopero generale è degenerato in manifestazioni di violenza, ha detto il ministero degli interni il 28 novembre.
Le violenza sono scoppiate il 27 novembre, riporta il quotidiano al Akhbar, durante uno sciopero per celebrare il primo anniversario delle rivolte che dell’anno precedente, e per dare sfogo al crescente malcontento sociale e denunciare lo stallo politico. Veicoli della polizia, edifici pubblici e privati sono stati danneggiati durante i disordini. La polizia «è riuscita a controllare la situazione solo con l’uso di gas lacrimogeni in alcuni casi», ha detto il ministro. In precedenza, i medici dell’ospedale di Siliana avrebbero curato 32 persone ferite negli scontri del giorno precedente, quasi tutti poliziotti, aggiungendo che tutti erano stati dimessi. Violente proteste sono anche scoppiate nella città di Gafsa, in cui i manifestanti hanno incendiato la sede locale del partito Ennhada dopo aver tentato di entrare nell’ufficio del governatore. Nella sua prima reazione, il primo ministro Ali Larayedh ha deplorato gli atti di violenza. Lancio di pietre contro la polizia e incendi di auto nel centro della città hanno caratterizzato le proteste a Siliana dove la polizia ha caricato pesantemente sparando gas lacrimogeni. Scioperi contro la povertà e la mancanza di sviluppo furono i fattori trainanti della rivolta popolare che ha rovesciato Zine El Abidine Ben Ali quasi tre anni fa e ha scatenato le rivoluzioni in tutta la regione nordafricana.