La strada in salita di Jomaa

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TUNISIA – Tunisi 23/12/2013. La missione del nuovo premier tunisino Mehdi Jomaa può essere riassunta in una parola: rassicurazione.

Definisce così Businessnews lo scopo del nuovo esecutivo di Tunisi: uscire da un periodo politico travagliato, rassicurare gli operatori economici sia tunisini che stranieri, rassicurare la popolazione sulla tenuta della sicurezza e rassicurare i partiti politici sulla trasparenza delle prossime elezioni. La sicurezza nel paese è la prima sfida del nuovo governo: recuperare pace e sicurezza interna e allentare le tensioni sono il preludio per riavviare l’attività economica. Contro di lui sta la sua inesperienza nel settore della sicurezza e della gestione dell’ordine pubblico, settori in cui è versato il ministro dell’Interno, Lotfi Ben Jeddou, chè è riuscito a guadagnarsi la fiducia di un gran numero dei suoi uomini. In campo economico, la sfida principale è ripristinare la fiducia di investitori privati e di istituzioni finanziarie internazionali che hanno abbandonato la Tunisia da tempo. «Vale la pena ricordare che l’economia sembra essere una delle zone speciali già messe a fuoco del nuovo primo ministro» avverte il giornale tunisino perché rientra nelle competenze dell’ex ministro dell’industria, tanto che il suo nome era stato proposto anche dal Unione dei datori di lavoro (Utica), attraverso il suo presidente Wided Bouchamaoui. «Molte industrie contente di avere un primo ministro che si è sporcato le mani poiché è stato a capo di una impresa. Sperano che ascolterà i loro problemi e prendere le giuste misure» aggiunge BusinessNews. Ma l’obiettivo finale di Jomaa (nella foto) è assicurare elezioni libere ed indipendenti al più presto possibile. Per fare questo saranno importanti i suoi rapporti con Ennahda: quando era responsabile del portafoglio dell’industria, Jomaa non esitò a licenziare gli amministratori delegati della Compagnie des  Phosphates de Gafsa (Cgp) e della Società tunisina per l’Energia Elettrica e il Gas (Steg),nominati da Ennahda. Jomaa ha già dato vita al suo progetto d’imparzialità elle istituzioni, dal momento che lo Stato deve garantire la neutralità degli organi vitali, sei per i settori vitali dell’economia che anche dell’informazione. La radio nazionale è attualmente guidata da Mohamed Meddeb, la cui amministrazione partigiana non è un segreto. Il finanziamento dei partiti politici e dei media rientrano nella garanzia di tenere elezioni libere e indipendenti. Secondo i programmi la Tunisia dovrà avere una legge elettorale, un organo giurisdizionale supremo per le elezioni e una costituzione dall’8 gennaio 2014; la data delle prossime elezioni dovrebbe essere annunciata per quella data. 

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