Nuovo attentato in Tunisia

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TUNISIA – Jendouba 17/02/2014. Più di un migliaio di manifestanti si sono riuniti il 17 febbraio nella città tunisina di Jendouba per condannare le uccisioni di quattro persone, avvenute nel fine settimana, da presunti militanti islamici.

“La Tunisia è libera, è il terrorismo che deve andare fuori” e “Fedeli ai nostri martiri” sono stati tra gli slogan scanditi dai manifestanti fuori dell’ufficio del governatore della città situata nel nord-ovest della Tunisia, prima di iniziare a marciare lungo la via principale della città. La Tunisia è stata scossa da una serie di attacchi jihadisti dopo la rivoluzione del 2011. I manifestanti hanno espresso il loro sostegno alle forze di sicurezza, fermandosi davanti a due posti di polizia , cantando l’inno nazionale e gridando “Siamo con voi”. Il 15 febbraio, un gruppo di uomini armati che avevano istituito un posto di blocco illegale nella zona di Jendouba, a circa 40 chilometri dal confine algerino, hanno ucciso un civile e un operaio mentre la loro auto si avvicinava al posto di blocco, ha detto il ministero degli Interni tunisino.

Quando una pattuglia della Guardia Nazionale si è recata sul luogo per indagare, il gruppo armato ha di nuovo aperto il fuoco, uccidendo due poliziotti e ferendone altri due.Il gruppo armato era composto da tre tunisini e due algerini, secondo la polizia.

Gran parte degli attentati in Tunisia dal gennaio 2011 è stata attribuita a Ansar al-Sharia, gruppo salafita legato ad con Al – Qaeda.

Il governo sostiene che Ansar al-Sharia sia dietro l’assassinio dei due “politici laici”, uccisioni che hanno fatto precipitare la Tunisia nel caos politico, ma che il gruppo non ha mai rivendicato.

Da più di un anno, le forze di sicurezza stanno combattendo i militanti islamici nascosti nelle regioni di confine della Tunisia occidentale, in particolare sul monte Chaambi (AGC: Tunisia sferra attacco contro terroristi).