Atene al giro di boa, tra scioperi e prestiti

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Professionisti pronti alla serrata, mercoledì in Grecia, un giorno prima dello sciopero nazionale medici, avvocati, ingegneri, giornalisti e lavoratori di altri settori scenderanno nelle piazze per protestare contro le misure di austerità del governo.

Alcuni sindacati hanno intenzione di marciare e tenere un comizio davanti al Ministero per le Finanze di Atene. A settembre i manifestanti hanno lanciato pietre contro la polizia e bottiglie molotov alla sede del Parlamento, mentre la polizia ha risposto con gas lacrimogeni. Il governo greco ha annunciato che avrebbe tagliato la spesa pubblica di circa 12 miliardi di euro, mentre i leader della coalizione in Parlamento sostengono il dibattito sulla austerità è ancora in corso. La manovra di austerità serve al Governo per dimostrare alla troica (Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea, Commissione Europea)  l’impegno di Atena per uscire dalla crisi economica, al fine di portar a casa la trance di 31 miliardi di euro promessa ma mai data alla Grecia sin dal mese di luglio. Il prestito, fanno sapere dalla Grecia i funzionari del ministero potrebbe essere approvata alla fine di ottobre o il 12 novembre in occasione del Consiglio dei ministri delle finanze.  I funzionari di governo sperano che i rappresentanti della troika presenti per i negoziati sugli sviluppi in Grecia diano degli sforzi fatti dal governo e dal popolo siano positivi.