Tripoli nel caos

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LIBIA -Tripoli. 21/07/13. Sempre più difficile la situazione a Tripoli, al punto tale da far uscire allo scoperto il Ministro per gli Interni che in un comunicato stampa, ha detto che non avrebbe più tollerato atti criminali tanto meno quelli che vengono giustificati come atti di rivalsa politica.

Negli ultimi mesi sono aumentati gli atti criminali nella capitale soprttutto i sequestri di persona per motivazioni politiche. Il ministro degli Interni ha recentemente nominato Mohamed Al-Shaikh per cercare di riportare ordine e sicurezza in città, ma il gesto è stata pesantemente criticato nei social media dal gruppo dei fratelli musulmani del Paese secondo i quali il ministro non avrebbe fatto abbastanza per per combattere la criminalità che è anzi aumentata nella capitale Tripoli da quando il generale ha assunto l’incarico. Egli è stato nominato al posto del Generale Ashour Shuwail.

E se fino ad ora le dichiarazioni del minsitro erano più o meno dello stesso tono, questa si differenzia per il fatto che il Minsitero ha detto che non farà trattamenti di favore verso i criminali di stampo politico: «I criminali e colpevoli che commettono i crimini indipendentemente appartenenze tribali o legami regionali» saranno puniti. Il ministero ha detto che non sarebbe stato responsabile di eventuali arresti o repressione illegale di persone e sarebbe disposto ad autorizzare il perseguimento penale di tutti i membri affiliati con il ministero se si dimostrasse che questi fossero coinvolti in pratiche criminali. Ha inoltre invitato i cittadini a segnalare alle stazioni di polizia e altri uffici di sicurezza tutte le informazioni che possano aiutare a catturare criminali.

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