Panama e Liberia stanno facendo a gara per essere lo stato con la più grande flotta, con i loro registri marittimi in competizione per la supremazia globale.
La Liberia ha momentaneamente ottenuto un vantaggio in una dimensione, mentre Panama sembra mantenere il suo status di gigante in carica del registro, anche se con un margine sottile, dopo due decenni al timone.
Con l’intensificarsi di questa competizione, entrambi gli Stati di bandiera stanno rafforzando le loro posizioni per affrontare le sfide in evoluzione che devono affrontare gli armatori.
A luglio, un’analisi di Clarkson Research, ripresa da BneIntelliNews, ha indicato che la Liberia aveva fatto un passo avanti anche se misurato in base alla stazza lorda totale registrata.
Sebbene entrambe le bandiere vantassero un’impressionante quota di mercato del 16%, i calcoli di Clarkson collocavano la Liberia leggermente in vantaggio, con una stazza lorda stimata di 246,5 milioni di tonnellate. Tuttavia, la Liberia è rimasta indietro in termini di numero di navi, con poco più di 5.000 navi nel suo registro rispetto al robusto conteggio di Panama di oltre 8.200 navi.
Panama ha dato ragione ai dati, evidenziando allo stesso tempo i suoi sforzi di modernizzazione in corso, inclusa l’eliminazione dei vascelli dal suo registro attesa da tempo.
Nell’ambito di questa iniziativa, Panama ha sistematicamente rimosso, dal 2021, 216 navi per reati o violazione degli standard internazionali. In particolare, Panama ha guidato una campagna mirata contro i pescherecci, che ha portato alla rimozione di 182 di questi pescherecci, per un totale di quasi 500.000 tonnellate. Attualmente sono in fase di cancellazione altri 97 pescherecci, per un totale di quasi 60.000 tonnellate di stazza lorda.
Questo sforzo va ad aggiungersi alla demolizione di 6,5 milioni di tonnellate lorde legate a questioni che coinvolgono l’Iran, la Corea del Nord o le navi implicate in sanzioni internazionali.
Tuttavia, altre valutazioni, stavolta di IHS Markit, sempre ripresa da BneIntelliNews, ribadiscono la continua posizione dominante di Panama, registrando un totale di 249,8 milioni di tonnellate lorde. Ancora una volta, la discrepanza nel tonnellaggio totale tra i due registri è solo di un punto percentuale.
I dati sottolineano l’impressionante crescita della Liberia nella registrazione delle navi, con un aumento di quasi il 6% della stazza lorda nel 2023. Panama, nel frattempo, evidenzia l’aggiunta di 5,9 milioni di tonnellate nella prima metà del 2023, una cifra che tiene conto del guadagno netto dopo le cancellazioni. Fondamentale per Panama, questo include l’incredibile cifra di 4 milioni di tonnellate lorde apportate da 152 nuove navi solo quest’anno, e un totale di oltre 1.500 nuove navi per un totale di 50 milioni di tonnellate lorde negli ultimi quattro anni.
La flotta tradizionale di Panama, in media, tende ad essere più vecchia, età media delle navi di oltre 19 anni, rispetto alla flotta della Liberia, che ha una media di meno di 13 anni.
Panama attribuisce al profilo di invecchiamento della sua flotta un fattore che contribuisce alla sua recente retrocessione nella lista grigia da parte del Memorandum d’Intesa di Parigi. L’Autorità Marittima di Panama, l’organo di governo che sovrintende al registro di Panama, sottolinea che tra le 374 navi segnalate come bloccate dal MoU di Parigi, 104 avevano più di 30 anni, con 35 navi che superavano la soglia dei 40 anni. Inoltre, l’enorme volume di navi nel registro di Panama richiede un numero maggiore di ispezioni.
Negli ultimi quattro anni, le autorità panamensi hanno concentrato i propri sforzi sulla modernizzazione del registro, collaborando strettamente con i funzionari governativi per snellire i processi amministrativi. Notano con orgoglio di aver raggiunto il tasso di conservazione e il tasso di cancellazione più elevati, mentre collaborano continuamente con il governo per plasmare il futuro del registro. La nuova amministrazione di Panama ha cercato attivamente di invertire una tendenza identificata nel 2020, che prevedeva una perdita di leadership di mercato entro la fine del 2022 se non fossero state adottate misure immediate.
Anche la Liberia ha introdotto una serie di nuove leggi e miglioramenti procedurali, con un impatto evidente su attività come la registrazione dei mutui, insieme a costi ridotti.
Entrambe le amministrazioni di bandiera investono molto nei propri sistemi, inaugurando una vasta gamma di nuove tecnologie e processi progettati per assistere gli armatori nell’affrontare i prossimi cambiamenti normativi, mirati principalmente alla riduzione delle emissioni e alla protezione ambientale.
Inoltre, vi è una rinnovata enfasi sulle ispezioni e sulla conformità normativa a seguito delle interruzioni indotte dalla pandemia. Sullo sfondo di un panorama geopolitico complesso, entrambe le bandiere segnalano processi di controllo intensificati e condividono informazioni per identificare le navi che lasciano un registro alla ricerca di un altro.
La rivalità tra Panama e Liberia non mostra segni di cedimento, con entrambe le bandiere che mantengono un sostanziale vantaggio rispetto agli altri stati di bandiera. Le Isole Marshall occupano la terza posizione, con una quota di mercato del 12%.
Da segnalare altri cambiamenti: la Cina ha eclissato la Grecia come prima nazione proprietaria di navi al mondo, in base alla stazza lorda, e si prevede che nei prossimi anni si vedrà il ritiro delle navi più vecchie a favore di quelle di nuova costruzione, guidato da imperativi di efficienza e riduzione delle emissioni.
Maddalena Ingrao