Indios brasiliani in rivolta

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BRASILE – Brasilia. 30/05/14. Dopo una giornata intera di fronte al Ministero della Giustizia (MoJ) e circa due ore l’incontro con il Ministro per la Giustizia, José Eduardo Cardozo, nulla è cambiato nel panorama della demarcazione delle terre indigene. Fonte Agenziabrasil.ebc. 

 

Il governo insiste nel voler dare vita a delle tavole rotonde, una per materia in discussione, per arrivare alla definizione e demarcazione dei confini. Ma gli indios hanno detto: no grazie. A difendere i diritti degli indios Wilton Tuxa. 

Il quale ha sostenuto che l’attuale parterre del tavolo delle trattative con gli indiani e gli agricoltori nelle regioni contese per la terra è sbilanciato in favore degli imprenditori agricoltori, che lui chiama “nemici”. Ha criticato la posizione del governo nella gestione del problema. «Non mi aspettavo un governo del PT (agricoltori). Il blocco della demarcazione delle terre indigene in Brasile oggi è un’attività elettorale», ha detto. Nel frattempo gli indios dopo aver occupato un’area del ministero di Giustizia hanno incatenato la bandiera del Brasile e poi l’hanno dipinta di rosso come se fosse imbrattata di sangue. 

Gli indios usciti dalla riunione erano in lacrime ed hanno gridato: «ora è guerra». Quattro di loro si erano incatenati al pennone. Cardozo non ha parlato alla stampa dopo l’incontro. In un comunicato ha detto che «garantirà gli interessi di tutti e che il Ministero è impegnato a trovare soluzioni ai problemi per mezzo di mediazione». Ma  a quanto pare gli indios non credono alle parole del Ministro. E così circa 350 indiani, secondo le stime della Polizia Militare del Distretto Federale, hanno trascorso la giornata manifestando. Il ministro ha ricevuto il gruppo intorno 17h . Le popolazioni indigene brasiliane sono divise in120 gruppi etniche e si sono riunite a Brasilia per la mobilitazione Nazionale Indigena, in difesa dei diritti di proprietà del popolo, un movimento che rivendica il più rapidamente possibile la demarcazione delle terre indigene nel paese. Tra le proposte in cantiere un indennizzo per gli agricoltori con la riconsegna delle terre agli indios.  E ancora la possibilità di regolazione del Decreto 1.775/96 , che affronta la necessità di stabilire criteri elaborati dagli antropologi di delimitare e poi presentare i studi considerati il ministro della Giustizia. Gli indiani temono la riduzione della demarcazione della loro terra a causa di una possibile influenza politica a favore degli agricoltori nel processo.