Alexander Lukashenko, guida della Bielorussia, ha licenziato il ministro degli Esteri del Paese, Sergei Martynov.
La manovra è stata giustificata come un rimpasto seguito ad un crisi diplomatica con la Svezia legata a manifestazioni “pro democrazia”. Al posto di Martynov è stato nominato il capo di gabinetto del presidnente, Vladimir Makey. Minsk aveva già espulso, agli inizia de mese di agosto 2012, l’ambasciatore svedese e tutti i funzionari diplomatici svedesi dopo una serie di proteste “animaliste” contro il regime bielorusso. Le proteste avevano già portato a “licenziare” il capo della polizia di confine e quello dell’aeronautica.
Ancora nessuna spiegazione ufficilae è stata data per il cambio agli Esteri bielorusso.