La TAP e la Puglia

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AZERBAIJAN – Baku 02/12/2104. La Trans Adriatic Pipeline (Tap) è impegnata in un dialogo aperto e trasparente con la regione Puglia per mitigare le preoccupazioni ambientali.

Secondo l’agenzia Trend, che cita fonti interne alla Tap, «A livello locale e regionale, Tap continua a informare tutte le parti interessate circa l’impatto potenziale del progetto, a rispondere a domande sulla Tap e a chiarire dubbi attraverso diversi canali». Attualmente, la Tap illustra l’intera operazione attraverso media tradizionali e on-line, offre materiale informativo via posta ai cittadini italiani che vivono in zona, organizza eventi locali si base regolare, tiene dibattiti pubblici per informare le persone e informa il pubblico attraverso i social media, e così via, secondo Trend.
L’agenzia azera riporta anche che la Tap ha presentato il progetto in diversi programmi televisivi regionali e interagisce costantemente con i media locali e regionali per garantire che le persone siano informate quanto più possibile sul progetto. A livello politico, Tap ha affrontato l’opposizione politica in Puglia, cercando di dissipare i dubbi e le paure sui danni al paesaggio, oltre che . Ci sono anche preoccupazioni per questioni culturali e socio-economiche. Trend riporta poi che il ministro dell’Ambiente italiano ha concluso la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) per il progetto, con un decreto di compatibilità ambientale a settembre 2014. L’approvazione è arrivata dopo un procedimento che ha coinvolto le comunità locali in consultazioni pubbliche e ha visto una stretta collaborazione con le autorità nazionali e regionali coinvolte. «Il passo successivo e finale del processo di autorizzazione è l’Autorizzazione Unica, che uscirà dalla Conferenza di servizi, il cui primo incontro si terrà il 3 dicembre presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma» ha detto la fonte citata da Trend. Il progetto Tap è stato selezionato dal consorzio azero di Shah Deniz come la via di trasporto privilegiata per i mercati europei. I circa 870 km di gasdotto collegheranno con la Trans Anatolian Pipeline (Tanap) dal confine turco-greco di Kipoi, attraversando la Grecia e l’Albania e il Mar Adriatico, prima di “sbarcare” nel Sud Italia, in Puglia. La partecipazione in Tap è composta da Bp (20 per cento), Socar (20 per cento), Statoil (20 per cento), Fluxys (19 per cento), Enagas (16 per cento) e Axpo (cinque per cento); la sua costruzione è prevista per il 2016. La capacità iniziale sarà di 10 miliardi di metri cubi all’anno, ma potrà essere facilmente estesa a 20 miliardi di metri cubi l’anno. Le prime vendite di gas azero in Georgia e Turchia sono previste, invece, per la fine del 2018, le prime consegne in Europa circa un anno più tardi.