Nessuna tregua per il Ramadan!

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AFGHANISTAN – Kabul 117/13. I talebani afgani hanno respinto le richieste internazionali di fermare gli attacchi durante il Ramadan, anzi il 9 luglio hanno comunicato che aumenteranno i loro attacchi poiché la «ricompensa per i combattenti è molto più alta nel mese sacro»m come riportano le agenzie Et e Pajhwok. Inoltre, a confutazione della notizia fatta uscire dalla Associated Press che i talebani avevano chiuso il loro ufficio politico a Doha, in Qatar, tre talebani di alto grado hanno detto alla Reuters che non avevano chiuso l’ufficio, ma che avevano sospeso i colloqui di pace e tolto la loro bandiera.

E che gli attacchi non siano affatto stati sospesi lo testimoniano i recenti attentati: almeno 17 persone di etnia Kuchi, tra cui quattro bambini, sono stati uccisi nella provincia di Herat il 9 luglio, quando una bomba è esplosa sotto il mezzo su cui viaggiavano come riportato da Pajhwok, e poi da Reuters, Ap e la Bbc. Secondo la polizia, la bomba era destinata a colpire una pattuglia di soldati afgani e della polizia sulle tracce di un gruppo di militanti della zona. Nessuno, però ad oggi, ha rivendicato l’attentato.

Nella stessa giornata, un soldato slovacco è rimasto ucciso e tre soldati americani sono rimasti feriti, quando un membro dell’esercito nazionale afgano ha aperto il fuoco contro i soldati Nato da una torre di guardia del Kandahar Airfield. Si tratta della nona vittima Nato per un attacco “green-on-blue” nel 2013.

Non sono rimasti fermi per il Ramadan neanche i talebani pachistani che hanno allontanato il loro portavoce, Ehsanullah Ehsan, dopo i commenti che hanno scatenato la reazionedei “fratelli” afgani, come riporta la Reuters. In particolare, a far scoppiare la crisi è stato il commento di Ehsan secondo cui i colloqui di pace tra Usa e talebani afgani a Doha non avrebbero avuto alcun effetto sul gruppo pachistano, poiché i movimenti sono «totalmente diversi». Ehsan è stato sostituito da Sheik Maqbool, che ha trascorso gran parte degli ultimi sei anni in Afghanistan ed è considerato vicino ai talebani afgani.