TAJIKISTAN. Aumentano le richieste di diventare russi, nonostante la guerra

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Nonostante le difficoltà economiche che la Russia sta attraversando a causa dell’invasione dell’Ucraina, un numero crescente di tagiki sta comunque cercando di adottare la cittadinanza russa.

Secondo i nuovi dati del Ministero degli Interni russo, riporta Eurasianet, circa 174.000 persone con origini in Tagikistan hanno ricevuto la cittadinanza russa nel 2022. Si tratta di un forte aumento rispetto ai quasi 104.000 del 2021. L’anno precedente, circa 63.400 tagiki avevano scelto di diventare cittadini russi.

La Russia è storicamente una destinazione importante per chi cerca di lasciare il Tagikistan, dove il lavoro ben retribuito è scarso.

Sebbene i tagiki espatriati godano di una certa libertà di movimento e di privilegi di residenza in Russia rispetto ai coetanei della maggior parte del mondo al di fuori dell’ex Unione Sovietica, hanno un accesso limitato all’alloggio e al credito, il che rende complicato l’insediamento a lungo termine. I lavoratori migranti devono inoltre sostenere costi ricorrenti, come il pagamento dei permessi di lavoro.

Il possesso della cittadinanza russa elimina molti problemi. Le pensioni russe sono un’altra attrattiva. Una pensione mensile minima in Tagikistan è di soli 14 dollari, mentre in Russia è di circa 170 dollari, a seconda del tasso di cambio.

L’impulso a richiedere la cittadinanza è destinato a crescere nei prossimi anni, nonostante il crescente isolamento internazionale di Mosca, che persegue il suo obiettivo dichiarato di modificare le norme sull’immigrazione in modo da favorire i professionisti altamente qualificati rispetto ai lavoratori manuali poco qualificati.

La cittadinanza russa comporta anche gravi rischi. Secondo alcune testimonianze aneddotiche, chi ha ottenuto di recente questo status è stato prioritariamente destinato alla mobilitazione militare, mentre il Cremlino porta avanti le sue offensive contro l’Ucraina. Le chat sui social media tra i recenti trapiantati in Russia riflettono un aumento dei casi di persone non autorizzate a salire sugli aerei perché in “età da combattimento”.

La Costituzione consente ai tagiki di avere la doppia cittadinanza russo-tagika, anche se ci sono alcune restrizioni: le persone con passaporto russo non possono, in teoria, ricoprire incarichi governativi in Tagikistan, ad esempio.

Anche lo status dei tagiki con passaporto russo che sono stati arruolati a combattere in Ucraina è pieno di complicazioni legali. Il ministero degli Esteri tagiko ha esortato i propri cittadini ad astenersi dall’arruolarsi nelle forze russe, mentre gli avvocati filogovernativi hanno avvertito che servire come mercenari è un reato penale che comporta una possibile pena detentiva fino a 25 anni.

Negli ambienti governativi tagiki c’è una certa preoccupazione per il numero di persone che scelgono di adottare la cittadinanza russa. Un funzionario ha citato il precedente di Mosca che esercita pressioni sui suoi vicini e partner sostenendo di lavorare nell’interesse della protezione dei russi etnici o dei cittadini russi. La guerra in Ucraina ha le sue radici nella pretesa di Mosca di combattere per conto delle comunità co-etniche nelle regioni orientali del Paese.

Anna Lotti

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