TAIWAN. Difesa ipersonica sul modello ucraino per Taipei

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Gli ultimi missili ipersonici di Taiwan consentono attacchi precisi a lungo raggio sulle infrastrutture vitali e sulle installazioni militari della Cina, un progresso significativo nella strategia di difesa dell’isola viste le crescenti tensioni con Pechino.

Taiwan starebbe sviluppando missili ipersonici in grado di colpire obiettivi in ​​profondità nella Cina settentrionale, con gittata superiore ai 2.000 chilometri.

Il National Chung-Shan Institute of Science and Technology (NCSIST) ha già prodotto in serie il missile da crociera supersonico Ching Tien, con una gittata di 1.200-2.000 chilometri, e sta lavorando per aggiornarlo nel missile da crociera ipersonico Ching Tien, ripota AT.

Taiwan avrebbe iniziato a produrre il missile da crociera ipersonico Ching Tien alla fine del 2024 e ne ha consegnato piccole quantità all’aeronautica militare e al comando missilistico di Taiwan. In futuro, Taiwan mira a schierare 10 set di sistemi mobili con 20 missili nella contea di Pingtung, a sud dell’isola, secondo quanto riportato.

Il missile da crociera ipersonico Ching Tien passerà presumibilmente dai sistemi di lancio in stile bunker alle piattaforme mobili, migliorando la sopravvivenza e la capacità di attacco. L’esercito taiwanese considera i camion con telaio 12×12 del produttore ceco Tatra come veicoli di lancio principali, mentre i camion Oshkosh M983 di fabbricazione statunitense sono un’alternativa.

La serie di missili Ching Tien, schierata per la prima volta l’anno scorso, rappresenta l’arma strategica inaugurale di Taiwan in grado di raggiungere obiettivi fino a Hohhot, nella Mongolia Interna. Il progetto, presumibilmente parte di un budget di 13,5 miliardi di dollari taiwanesi con il nome in codice “Feiji No 2”, sottolinea la spinta di Taiwan a rafforzare le capacità di attacco profondo in mezzo alle crescenti tensioni regionali.

Gli sforzi riguardano anche lo sviluppo di materiali avanzati e motori a razzo per perfezionare ulteriormente i missili, con l’NCSIST che sfrutta le competenze nazionali per raggiungere velocità ipersoniche. Questa iniziativa è in linea con la svolta strategica di Taiwan verso sistemi di difesa più mobili e resistenti.

Il Ching Tien, insieme agli altri missili di Taiwan, potrebbe costituire la spina dorsale di una proposta strategia “nido di vipere”, enfatizzando le capacità di contrattacco per scoraggiare l’aggressione minacciando le principali città e infrastrutture della Cina.

Tali attacchi potrebbero anche essere una forma di guerra psicologica. Taiwan potrebbe prendere spunto dal manuale ucraino nella guerra russo-ucraina, portando la guerra in Russia attraverso attacchi a lungo raggio nel profondo del territorio russo.

Maddalena Ingrao

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