Il ministro della Salute di Taiwan ha accusato l’Organizzazione Mondiale della Sanità di essere “irresponsabile” di fronte alle richieste di alcuni dei suoi membri e di Taipei di permettere a Taiwan di partecipare all’Assemblea Mondiale della Sanità di quest’anno. «Le regole incomplete dovrebbero essere rettificate», non importa quanti anni siano stati in vigore, ha detto Chen Shih-chung che dirige anche il Central Epidemic Command Center, riporta Cna.
Chen ha risposto alle osservazioni di Steven Solomon, il principale responsabile legale dell’Oms, che a Ginevra, aveva parlato della partecipazione di Taiwan all’assemblea, il principale organo decisionale dell’organizzazione. Ribadendo la posizione dell’OMS che le sue politiche e linee guida sono in linea con quelle delle Nazioni Unite, Solomon ha detto che le Nazioni Unite e l’Oms hanno deciso 49 anni fa che c’è un solo legittimo rappresentante della Cina all’interno delle Nazioni Unite ed è la Repubblica Popolare Cinese: «Questa decisione è ancora valida», ha detto Solomon.
Di conseguenza, Solomon ha aggiunto che il segretariato dell’Oms non ha l’autorità di prendere una decisione sulla possibile partecipazione di Taiwan all’Assemblea di quest’anno che inizia tra due settimane, poiché deve essere presa da tutti i 194 Stati membri. Chen ha definito i commenti come «una risposta burocratica», e ha detto che le regole dovrebbero essere diverse quando la situazione globale cambia e in diversi scenari sanitari e dei diritti umani: «Finché le regole dell’Oms sono incomplete, dovrebbero essere cambiate, indipendentemente da quanto tempo, due, sette o 49 anni, sono state in vigore», ha detto Chen.
Nel frattempo, la portavoce del ministero degli Affari Esteri Joanne Ouha detto che il direttore generale dell’Oms ha l’autorità di decidere chi invitare come osservatore all’Assemblea, secondo il regolamento dell’organizzazione e i precedenti passati. Per anni Taiwan ha cercato una più ampia partecipazione alle riunioni dell’Oms e all’Assemblea, ma le pressioni di Pechino hanno impedito di farlo.
Quest’anno la richiesta è stata più forte perché molti hanno sostenuto che Taiwan non dovrebbe essere esclusa dall’Oms visto che il nuovo coronavirus si diffonde in tutto il mondo.
Dal 2009 al 2016, Taiwan ha partecipato in qualità di osservatore sotto il nome di Taipei cinese, nel quadro di migliori relazioni con la Cina sotto l’amministrazione dell’allora Kuomintang; partecipazione interrotta con la salita al potere di Tsai Ing-wen e del Partito Democratico Progressista Indipendente.
Tommaso dal Passo