TAIWAN. Boom di iscrizioni di studenti che fuggono da Hong Kong

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Le recenti statistiche dei college e delle università dell’isola democratica di Taiwan mostrano un forte aumento del numero di studenti provenienti da Hong Kong. Dopo gli arresti di massa che l’anno scorso hanno preso di mira il movimento a favore della democrazia, e una più ampia repressione del dissenso in base alla nuova legge sulla sicurezza nazionale, imposta dal Partito comunista cinese al potere il 1° luglio, il numero di studenti di Hong Kong che si iscrivono all’istruzione superiore sull’isola è aumentato di circa il 28 per cento. Nel frattempo, alcuni college riferiscono di aver quasi raddoppiato il numero di studenti di Hong Kong rispetto a questo periodo dell’anno scorso.

Taiwan, riporta Rfa, è stata una sostenitrice del movimento democratico e dei politici dell’opposizione, e l’anno scorso ha aperto un percorso di immigrazione per i cittadini di Hong Kong che fuggivano dalla campagna di arresti politici di Pechino.

Anche se Taipei non ha una legge formale che permetta ai rifugiati di chiedere asilo politico nel paese, un allentamento delle restrizioni ha portato alle richiesta di residenza a Taiwan da parte di oltre 7.400 cittadini di Hong Kong, un prerequisito sia per il lavoro che per lo studio, aveva riportato il Mainland Affairs Council di Taiwan nel dicembre 2020.

Secondo il Comitato di ingresso all’Università di Taiwan per gli studenti cinesi d’oltremare, le domande degli studenti sono in pieno boom: il più alto degli ultimi cinque anni.

La National Chengchi University ha dichiarato di avere 131 studenti di Hong Kong iscritti all’inizio di quest’anno, rispetto ai 63 del 2020e molti laureati rimangono a Taiwan

Il ministero dell’Istruzione di Taiwan ha annunciato il mese scorso che prevede di modificare le regole per consentire alle scuole di far iscrivere liceali anche da Hong Kong.

Nell’ex colonia britannica, il 6 gennaio, la polizia di sicurezza nazionale di Hong Kong ha arrestato più di 50 politici e attivisti dell’opposizione in una repressione del dissenso secondo la legge sulla sicurezza interna. Circa 1.000 agenti sono stati inviati ad arrestare 53 persone che hanno partecipato o contribuito a organizzare le elezioni primarie di luglio, con l’obiettivo di selezionare candidati favorevoli alla democrazia per le elezioni del Consiglio legislativo, che sono state poi rinviate dalle autorità.

Tra gli arrestati c’erano anche l’ex professore di diritto dell’Università di Hong Kong Benny Tai, fondatore del movimento filodemocratico Occupy Central 2014 e l’ex presidente del Partito democratico Wu Chi-wai; c’erano anche diversi ex legislatori dell’opposizione, tra cui Eddie Chu, Kwok Ka-ki, Helena Wong, Lam Cheuk-ting, Au Nok-hin e Alvin Yeung, insieme a Yuen Long, District Councillor e al candidato principale Ng Kin-wai e al consigliere distrettuale Tiffany Yuen.

Lucia Giannini