
Il governo di Taiwan ha proposto il 25 agosto un bilancio record per la difesa per il 2023, mentre le forze armate restano intenzionate a sviluppare armi convenzionali nonostante i crescenti appelli interni e statunitensi a concentrarsi sulla guerra asimmetrica.
Le amministrazioni statunitensi hanno spinto Taiwan a modernizzare le proprie forze armate per diventare un “porcospino” difficile da attaccare e da occupare per Pechino, esortando Taipei ad acquistare armi più economiche e più mobili e sopravvivibili. Questa spinta è sostenuta da alcuni pesi massimi di Taiwan, tra cui Lee Hsi-min, ex capo di stato maggiore delle forze armate di Taiwan.
Secondo quanto riporta Nikkei Asia, Lee ha dichiarato che Taiwan dovrebbe dare priorità ad armi che siano economicamente vantaggiose e più resistenti: «Taiwan dovrebbe dotarsi di molte armi piccole, mobili e poco costose, che potrebbero resistere agli assalti iniziali di Pechino, soprattutto ai missili a lungo raggio o ai caccia cinesi. Così le forze cinesi devono cercare di avvicinarsi a Taiwan, il che le rende più vulnerabili», ha detto Lee.
Diversi ostacoli si frappongono alle riforme e il personale militare domina il Ministero della Difesa, perché «non ci sono civili nel Ministero della Difesa nazionale di Taiwan e le relazioni tra civili e militari sono tese, quindi il governo non ha sufficiente influenza sul processo decisionale dei militari», prosegue Nikkei.
Le forze armate di Taiwan valutano le minacce e le contromisure in modo diverso, mentre l’establishment politico statunitense e alcuni esperti taiwanesi hanno sostenuto l’idea di creare una forza di difesa territoriale, citando il successo dell’Ucraina nel respingere i russi.
Ma l’insufficienza dei fondi, la mancanza di campi di addestramento e di armamenti e l’impatto sulle forze armate professionali se fossero incaricate di addestrare i civili rallentano una simile impostazione.
«Taiwan, utilizzando una grande quantità di fuoco a un costo relativamente basso ha bisogno di prendere lezioni su questo approccio di utilizzo di capacità economicamente vantaggiose», prosegue l’agenzia nipponica.
Lucia Giannini