Assi sunniti e sciiti in Medio Oriente

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ISRAELE – Gerusalemme 05/10/2013. I recenti sviluppi a seguito dell’accordo siriano e fascino offensivi dell’Iran hanno dato vita a una realtà complessa e dinamica del Medio Oriente.

Si stanno sviluppando diversi assi geopolitici, avverte al Monitor. Eccone una mappatura, seppure approssimativa: l’asse sciita è ancora guidato dall’Iran, in collaborazione con Assad e Hezbollah. L’Iran sta agitando le acque in Bahrein, paese a maggioranza sciita, nello Yemen, paese con una minoranza sciita e persino in Arabia Saudita (dove il 3% è sciita). In questa fase, Israele percepisce l’Iraq come un satellite iraniano a seguito di un accordo militare che entrambi i paesi si sono impegnati a firmare. In questo asse rientra anche il regime del presidente Omar al-Bashir in Sudan, così come quello in Eritrea.

Contrapposto a quello sciita, l’asse sunnita sembra essersi diviso in due. L’asse sunnita “moderato” è guidato da Arabia Saudita ed Egitto vi fanno parte Emirati Arabi Uniti, Giordania, Kuwait, Bahrein (la leadership del Paese) e Yemen. L’altra direttrice dell’asse sunnita vede la guida della Turchia, al suo interno, poi, la Fratellanza Musulmana. Fino a poco tempo fa, l’Egitto ne era uno dei membri anzianiì; dopo il colpo di stato militare l’Egitto è passato da questa direttrice dell’asse  sunnita all’altra.

Anche il Qatar può esserne considerato parte assieme ai Fratelli Musulmani: la sua posizione è particolare perché è a cavallo delle due direttrici viste la sue mosse con i sauditi. Il nuovo leader del Qatar ha incaricato Al Jazeera di mantenere un tono basso sugli eventi egiziani. Il sostegno del Qatar dei Fratelli Musulmani in Siria continua, così come il suo aiuto nella costruzione di infrastrutture civili nella Striscia di Gaza, facendo di Hamas nuovo “socio” dell’asse della Fratellanza. Ma in Qatar stanno rivalutando la situazione, cercando di “giocare per entrambe le squadre”.

In entrambi i casi, il sentimento prevalente pochi mesi fa, secondo il quale i Fratelli Musulmani erano pronti a prendere in mano il Medio Oriente è svanito del tutto; anzi oggi la Fratellanza è sulla difensiva e lotta per la sua sopravvivenza.

Per Israele, la cosa incredibile è la scommessa Usa sui Fratelli Musulmani, fin dall’inizio prematura e poi dimostratasi  infondata. Ora, per al Monitor, gli statunitensi con Morsi in carcere, sono costretti, obtorto collo, a sostenere il generale Abdel Fattah al-Sisi, che aspira ad essere il successore di Gamal Abdel Nasser.