SUDAN. Proteste per il pane a Khartoum

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La polizia sudanese ha sparato gas lacrimogeni per disperdere circa 400 manifestanti che hanno marciato attraverso Sennar, a sud di Khartoum, per protestare contro un’impennata dei prezzi del pane. Stando a quanto riportano Reuters e Afp, vi è stata la segnalazione della morte di uno studente nelle proteste di Geneina, nel Darfur.  

I prezzi del pane in Sudan sono raddoppiati da quando il governo ha eliminato le sovvenzioni, la settimana scorsa, in base al bilancio 2018. Il prezzo di una pagnotta di pane è salito da 0,5 sterline sudanesi a una sterlina, ha detto l’Unione panificatori sudanese, dopo che i prezzi della farina di grano erano aumentati. I manifestanti durante le proteste hanno chiesto al governo di reintrodurre le sovvenzioni, in modo da abbassare l’aumento dei prezzi del pane. I protestanti lamentavano di non potersi permettere di comprare il pane al prezzo di mercato.

I principali partiti di opposizione del paese hanno chiesto che le proteste contro gli aumenti dei prezzi fossero pacifiche e la folle si è radunata fuori dai panifici di Khartoum, esprimendo la propria rabbia per la decisione del governo. Lo stesso non è avvenuto nelle città di Geneina, e Nyala, nel Darfur e a Damazin, nella regione del Nilo Blu. Fitte sassaiole hanno bersagliato le forze dell’ordine, che hanno reagito. 

Il governo sudanese ha avviato una serie di riforme economiche in linea con le raccomandazioni del Fondo monetario internazionale volte a riportare l’economia sudanese, oggi in difficoltà, sulla “retta via”. L’economia è in difficoltà da quando il Sud si è staccato nel 2011, portando con sé tre quarti della produzione petrolifera del paese, la sua principale fonte di valuta estera e reddito del paese. 

Il 7 gennaio, la polizia ha chiuso le rotative di sei giornali che avevano criticato il governo per apolitica dei rincari deprezzo della farina e dei suoi derivati.

La sterlina sudanese si è indebolita a partire da ottobre 2017, dopo che gli Stati Uniti hanno revocato un embargo commerciale durato 20 anni, spingendo le imprese ad aumentare i volumi delle importazioni, esercitando pressioni su valute estere già scarse.

Il paese ha svalutato la sua valuta, portandola a 18 sterline per ogni dollaro, più del doppio del suo precedente ancoraggio di 6,7 sterline al dollaro.

Lucia Giannini