SUDAN. Kiir si dice pronto al compromesso per la pace in Sud Sudan

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Il Presidente del Sud Sudan Salva Kiir ha promesso di porre fine alle sofferenze della popolazione del Sudan meridionale nelle osservazioni fatte all’inizio di un altro ciclo di colloqui diretti con il leader ribelle Riek Machar il 25 maggio.

Kiir ha incontrato Machar questa volta a Khartoum, dopo che la scorsa settimana si erano incontrati senza esito nella capitale dell’Etiopia, Addis Abeba. «Ho già detto molte volte che sento la sofferenza del nostro popolo direttamente perché sono con loro. E conosco l’economia del nostro paese. Conosco il mercato e vedo il dolore in faccia. Così, sono venuto a mettere davvero fine a questa guerra inutile nel nostro paese», ha detto Kiir a Khartoum.

I disaccordi, riporta VoA, riguardano principalmente la condivisione del potere a livello nazionale e statale e la proposta dell’opposizione di sciogliere l’Assemblea nazionale. I due leader si sono trovati, inoltre, in disaccordo sulle disposizioni in materia di sicurezza, tra cui l’ubicazione di una zona smilitarizzata, il calendario per la riunificazione delle forze e i dettagli relativi alla creazione di un esercito nazionale.

Ma Kiir ha detto che è venuto a Khartoum pronto al compromesso: «Questo è un impegno molto importante per uscire dalla vergogna che questo conflitto interno insensato ha messo su di noi e per permettere alla nostra gente di godere della loro conquistata indipendenza in pace, unità e prosperità», ha detto Kiir. Il presidente ugandese Yuweri Museveni, che si trova a Khartoum per contribuire a mediare i colloqui, ha ribadito il suo impegno a collaborare con i leader della regione per fermare il conflitto.

Kiir ha detto di apprezzare il ruolo del presidente del Sudan Omar al-Bashir e del presidente ugandese Museveni per i loro “sforzi fraterni” per porre fine alla guerra nel Sudan meridionale.

Fatte salve delle pressioni internazionali che costringano i due a scendere a compromessi, elevato il rischio che questi colloqui diretti non abbiano alcun effetto sulla ricerca della pace in Sud Sudan. Circa 2 milioni di persone sono state sfollate all’interno del Sudan meridionale a causa del conflitto durato quasi cinque anni e scoppiato tra soldati governativi e forze ribelli. Altri 2 milioni sono fuggiti nei paesi vicini dallo scoppio della guerra nel dicembre 2013.

Lucia Giannini