Sudan: è allarme delinquenza giovanile

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A Thiaroye, stazione della periferia di Dakar il fenomeno della delinquenza giovanile è acuto. In epoca coloniare in quest’area sorgeva un campo militare con annesso bordello nel quartiere “Khour Bouki”.

Con le prostitute, si è creato un indotto e la gente ha cominciato a trasferirsi in quest’area dando vita ad un quartiere. Recentemente è stata condotta un’opearazione di pulizia il bordello è stato “convertito” per ora, le persone usano il luogo di incontro con il nome di “Sant Yallah”. A condurre l’operazione di “purificazione” 13 commissari. Tra loro il signor Assane Ndoye, un criminologo di formazione, il cui nome incute ancora paura. Ma i problemi permangono, i delinquenti locali si incontrano nel mercato, e allora altra retata, altri arresti. Il dato allarmante è che la maggior parte degli imputati compasi in Corte d’Assise o comunque incriminati per reati eclatanti sono nati tra il 1980 e il 1982, non hanno studiato, non lavorano. Vivono di espedienti si parla anche di giovanissimi di dieci – dodici anni. Questi ragazzi vivono in totale libertà. Abbandonati a se stessi delinquono. La delinquenza giovanile, hanno dichiarato diversi rapporti ufficiali sudanesi, è una cancrena della società. Tra i reati più frequenti traffico di marijuana, furto con violenza o le classiche “due dita” (borseggiatori). Per avere il coraggio di delinquere, questi teppisti sniffano diluenti di cellulosa comunemente chiamati “guinz”. Quando sono in trance e in possesso di armi, si gettano sulle loro vittime. Le donne o gli stranieri sono l’obiettivo primario di questi attacchi brutali. Nello stesso mercato della ferrovia, soprannominato il “mercato”, questi membri della gang formano gruppi. In questo ambiente in cui i fornitori, i clienti, i ladri si mescolano, si trova di tutto, dai telefoni cellulari, computer portatili, scarpe, radio, nastri, ventole e altri accessori fino alle bombole del gas.