Khartoum e Juba cessano le ostilità

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SUDAN – Khartoum 24/08/2013. Il Sudan e il Sud Sudan hanno deciso di cessare le ostilità e di bloccare qualsiasi sostegno ai ribelli; tra le misure previste c’è il ritiro delle forze militari dal confine comune.

Nella dichiarazione congiunta rilasciata a Khartoum il 22 agosto, i due paesi hanno confermato che avevano anche concordato su come trattare le rispettive denunce di violazioni. «Le due parti hanno rinnovato il loro impegno a fermare tutte le forme di sostegno per i movimenti e I gruppi armati» si legge nella dichiarazione rilasciata dopo la due giorni del Comitato di sicurezza congiunto del Sudan e del Sud Sudan. «Le Forze Armate e l’Esercito Popolare del Sud Sudan hanno convenuto sul loro ritiro e ri-distribuzione lungo la frontiera comune, in conformità con la mappa fornita dal Gruppo dell’Unione africana (Auhip)», aggiunge il comunicato. Le due parti hanno anche concordato di seguire congiuntamente la logistica delle loro squadre in campo, il cui redispiegamento dovrebbe iniziare in una settimana. L’accordo, firmato dai capi dell’intelligence militare dei due paesi, include anche la possibilità di creare occasione per verificare eventuali reclami di violazioni. Gli incontri riprenderanno il 17 settembre a Juba, capitale del Sud Sudan. Dal luglio 2011, il Sudan e il Sud Sudan si sono accusati a vicenda di sostenere i ribelli nei rispettivi paesi; nel settembre del 2012, i due paesi hanno firmato un accordo di cooperazione per risolvere i problemi irrisolti dopo la secessione del Sud Sudan. Tra di essi, c’è la questione del petrolio, la demarcazione dei confini, il debito estero, lo status giuridico dei cittadini dei due paesi e la questione di Abyei e delle altre aree contese. Khartoum e Juba  hanno inoltre concordato una zona cuscinetto di 20 chilometri sul loro confine comune, da monitorare con forze Onu.