Più caschi blu in Sud Sudan

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SUD SUDAN – Juba 24/12/2013. Intensi combattimenti sono scoppiati il 24 dicembre nella regione del Nilo superiore tra le forze del presidente Kiir e quelle dell’ex vicepresidente Machar. 

Riporta la notizia la Sud Sudan News Agency (Ssna); i combattimenti sarebbero iniziati il 24 dicembre alle 05:00, ora locale. I residenti di Malakal hanno riferito che il governatore Simon Kun Puoch , insieme a pochi funzionari del governo centrale, si sono rifugiati nella missione delle Nazioni Unite in Sud Sudan (Unmiss). I  combattimenti sono avvenuti tra unità della I e VII Divisione della Spla tutti di stanza in ed intorno a Malakal, capitale dello stato del Nilo Superiore. La tensione è ancora alta in tutto il paese dopo che il presidente Kiir ha accusato i suoi rivali politici di un «tentato golpe». La percezione della crisi in Sud Sudan è ben chiara all’ONU: il 24 dicembre il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha chiesto al Consiglio di Sicurezza di aumentare il numero peacekeeper in Sud Sudan, poiché il più giovane paese africano sembra pronto ad entrare in una guerra civile. In una lettera ai 15 Stati membri del Consiglio di Sicurezza Onu, Ban Ki-moon ha chiesto l’autorizzazione ad aumentare il numero di truppe già schierate in Sud Sudan: «La situazione è gracve e sta montando in fretta», ha scritto il segretario generale chiedendo ulteriori 5.500 caschi blu e circa 400 agenti di polizia per «garantire la protezione dei civili e la protezione del personale delle Nazioni Unite e delle sue attività». Secondo il suo piano, le truppe dovrebbero essere trasferite dalle missioni Onu in Congo, Darfur, Abyei, Costa d’Avorio e Liberia, Ban ha anche chiesto tre elicotteri d’attacco, tre elicotteri da trasporto e un aereo da trasporto militare C130. Le tensioni sono aumentati in Sud Sudan dal 15 dicembre, quando l’ex vice presidente del Sud Sudan, Riek Machar , è stato accusato di aver tentato un colpo di stato. Machar pur negando ogni responsabilità, ha comunque invitato l’attuale presidente Salva Kiir a dare le dimissioni; i due sono avversari di lunga data, appartengono a tribù rivali e hanno combattuto su fronti opposti. Se nella capitale, Juba, dove i combattimenti sono iniziati, è tornata una parvenza di calma grazie alla presenza dei caschi blu, i combattimenti si sono diffusi nel resto del paese: oltre 100mila sfollati di cui 40mila persone hanno cercato rifugio nei comandi delle Nazioni Unite. Gli scontri si stanno concentrando su Bor, capitale dello Jonglei, e la città petrolifera di Unity (AGC: Unity: Machar vuole chiudere l’impianto petrolifero) nello stato di Bentiu.