SUD SUDAN. Defezioni di alto grado contro Kiir

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Un ministro sudsudanese ha disertato per unirsi ai ribelli. Il cambio di casacca è stato annunciato da una lettera pubblicata da Reuters il 17 febbraio. Si tratta del secondo caso di dimissioni di un funzionario di altro livello del paese nell’arco di una settimana nella nazione devastata dalla guerra.

Il generale Gabriel Duop Lam (nella foto), ministro del Lavoro, ha scritto una lettera di una pagina dicendo che si sarebbe unito alle forze della ribellione dell’ex vice presidente Riek Machar.

«Ribadisco la mia piena fedeltà e impegno per la (…) saggia guida del S. E. Riek Machar» ha scritto Duop Nam.

Due portavoce dei ribelli hanno confermato l’autenticità della lettera mentre quello del governo ha rifiutato di commentare.

Il Sud Sudan, nazione ricca di petrolio, la più giovane nazione del mondo, è sprofondata in una guerra civile nel 2013, dopo che il presidente Salva Kiir, di etnia Dinka, ha licenziato Riek Machar, il suo vice e di etnia Nuer.

I combattimenti che sono seguiti si sono svolti sempre su linee etniche, e nel mese di dicembre 2016 le Nazioni Unite avevano detto che la fase genocidiale del conflitto era oramai esaurita. Più di tre milioni sugli 11 milioni di cittadini del paese erano stati costretti a fuggire dalle loro case.

Il tenente generale Thomas Cirillo Swaka, vice capo della logistica, si è dimesso dalle forze armate sei giorni fa, ma non ha detto che stava unendosi ai ribelli.

Swaka ha criticato le massicce violazioni dei diritti umani da parte dei militari di etnia Dinka, e ha detto che Kiir stava riempiendo i posti chiave nelle forze di sicurezza con Dinka dalla sua zona di origine. Molti gruppi per i diritti umani hanno riferito che i militari hanno saccheggiato, violentato e ucciso civili.

Giorni dopo le dimissioni di Swaka, il governo ha rilasciato un comunicato dicendo che era stato coinvolto in un’indagine di corruzione ed era fuggito per evitare la giustizia.

Luigi Medici