Strategia Marittima per il Golfo di Guinea

433

COSTA D’AVORIO  – Abidjan. Il 20 febbraio si sono incontrati nella capitale ivoriana i responsabili dell’Ecowas per la sicurezza marittima. L’incontro è avvenuto nell’ambito del seminario organizzato dalla Commissione Ecvowas per la sicurezza marittima in collaborazione con il Centro di Studi Strategici sull’Africa – Cesa.    I lavori, condotti dal ministro ivoriano delegato alla Difesa, Paul Koffi, e in presenza dell’Ambasciatore statunitense Philip Carte III, hanno approfondito e convalidato la Strategia Marittima Integrata – Smi dell’organizzazione regionale africana.

Il seminario mirava in modo particolare ad affrontare il tema della sicurezza marittima nel Golfo di Guinea che da diversi anni rappresenta una criticità per tutti i governi dell’Ecowas e della sorella Eccas. In modo particolare è stato ricordato come i mari dell’Africa, e in particolare il golfo di Guinea sono fondamentali per la sopravvivenza e la sicurezza alimentare, e una piattaforma cruciale per lo sviluppo del commercio, anche per i Paesi non costieri. L’insicurezza che regna sui mari africani è altresì fonte di ulteriore insicurezza e di conflitti sulla terra ferma. La Smi è volta ad unire gli sforzi dei Paesi dell’Ecowas per combattere gli atti di pirateria e i traffici illeciti nel Golfo di Guinea dove negli ultimi anni è stato registrato il più alto numero di attacchi di pirateria. Peraltro i Paesi dell’Africa occidentale sono diventati terre di approdo per stupefacenti e denaro da e verso il Sudamerica, permettendo così lo sviluppo di sinergie criminali.

L’ambasciatore americano ha confermato in questo senso il sostegno in termini di uomini e mezzi per aiutare nel contrasto sia alla pirateria che alle organizzazioni criminali. La presenza degli esperti del Cesa, un centro studi americano legato alla sicurezza in Africa e di alcuni membri del comando americano per le operazioni in Africa – Africom si pone a conferma dell’impegno a stelle strisce nella zona, anzi: va a colmare un piccolo vuoto creato dalla prima presidenza Obama.

L’incontro avviene dopo che il governo del Benin si era rivolto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel corso del 2012. In quell’occasione il piccolo Paese dell’Africa occidentale aveva chiesto aiuto alla comunità internazionale per contrastare diverse minacce alle coste del Golfo di Guinea. L’iniziativa del Benin aveva portato all’adozione della risoluzione 2039 del 2012 che fissava il quadro normativo per la cooperazione tra Ecowas e Ecaas in materia di lotta contro la pirateria e le attività illecite commesse in mare. In questo quadro giuridico, i capi di Stato e di governo dell’Ecowas hanno dato mandato alla Commissione difesa dell’organizzazione regionale di sviluppare, approvare e mettere in opera la Smi.