“Steam Punk”, il nuovo stile di vita e trend di mercato

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ITALIA – Roma. Il futuro, ha bisogno di rivisitazioni passate, scenari possibili. Tendenze diacroniche “Steam Punk” che nelle previsioni caratterizzeranno il 2013 appena iniziato. Ecco allora le peculiarità di un mondo fatto di stile e macchine a vapore che richiamano l’età vittoriana, proiettato in un contesto post-industriale, dove i motori a vapore tornerebbero ad essere il principale mezzo di trasformazione di un’energia da impiegarsi su periferiche tanto futuristiche nei contenuti, quanto retrò nei materiali. Una tecnologia anacronistica, da applicarsi su invenzioni “retro-futuristiche”, come dall’età vittoriana le avrebbero immaginate in uno dei loro possibili futuri. Un ipotetico percorso alternativo di sviluppo.

 

Lo Steampunk diviene allora una corrente di stile, cultura, musica e architettura, dentro un romanzo di Jules Verne, con applicati computer analogici e strumenti ibridi tra il meccanico e il digitale.

Il 2013 si presenta come l’anno dell’affermazione dello Steam Punk come corrente di moda per coloro che ancora amano, corsetti, bombette e orologi da taschino; ferma restando la sua ambizione a divenire il dirompente fashion trend dei prossimi mesi, con i maggiori marchi di moda, di fornitura di accessori e di gioielli che sembrerebbero aver già tenuto conto di questa influenza nel loro disegni per l’anno appena iniziato.

Di fondamentale importanza è divenuta la tempestiva documentazione delle linee evolutive dei gusti dei consumatori, per trovarsi un passo avanti rispetto alle tendenze di sviluppo, al fine di conoscenre la direzione ed eventualmente influenzarla con la propria linea di produzione. Al riguardo, recenti studi di mercato evidenziano che lo Steam Punk potrebbe velocemente passare dalla produzione artigianale ad alto costo, alla diffusione commerciale main stream.

La nuova tecnica di analisi applicata dal servizio marketing IBM, ad esempio, sta prendendo in considerazione più di mezzo milione di post pubblici su social media, blog e fonti di notizie, al fine di elaborare un indice di che riveli i trend futuri partendo dalle opinioni personali dei consumatori. Di certo, monitorando i social media, un andamento può comparire e scomparire nell’arco di poche ore; rimanendo poi nel silenzio per anni, fino al momento in cui irromperà di nuovo nella coscienza dei consumatori che realizzeranno delle nuove condizioni di mercato, le quali soddisferanno le loro nuove esigenze, partendo da qualcosa di sempre esistito. In un certo senso, sembrerebbe questa una logica di marketing che si propone anch’essa in veste Steam Punk, alimentando il fenomeno che vorrebbe esaminare, in una sorta di circolo virtuoso tra settore marketing e retail.

Un trend come lo Steam Punk infatti, ha impiegato decadi per costruire una propria immagine sedimentata e accedere al mercato mainstream, fino ad arrivare a caratterizzare la cerimonia di apertura delle para-olimpiadi del 2012, nella performance di Rihanna davanti a circa 3,4 miliardi di telespettatori, oppure a contaminare le recenti foto di Lady Gaga in abiti neo-vittoriani, così come anche dalla nostra Penisola, nel corso di questo 2013 arriveranno importanti novità in ambito musicale. Inoltre, si prevede sempre per il prossimo autunno il lancio di una nuova serie televisiva statunitense ispirata al tema e a quanto pare anche la prossima collezione autunno inverno per uomo di Prada richiamerà questa corrente culturale rimasta sopita per molto tempo, senza mai essere dimenticata.

Allo stato attuale tutti i presupposti sembrerebbero lasciare intravedere l’espansione prevista. In base allo studio di mercato basato sul “IBM Social Sentiment Index” infatti, il 63% delle persone che danno inizio a una conversazione sulla corrente Steam Punk hanno meno di 30 anni; ed il 33% di queste discussioni sono rinvenibili su siti che trattano di videogiochi; mentre, il social network dove sta imperversando maggiormente è Twitter, dove è riscontrabile una quantità di chat sulla tematica Steam Punk, sei volte superiore a Facebook. A questo va aggiunto che dal 2010 anno dopo anno, la presenza della tematica nei social media è salita del 296%, a partire dall’evento “NYC ComicCon” dell’ottobre 2010 ispirato alla corrente Steam Punk.

Per i produttori di beni di consumo, sembrerebbe pertanto il momento di investire nello Steam Punk nella sua fase ascendente, ossia prima che il suo divenire main stream ne saturi la forza propulsiva.

Agc Communication, avvalendosi del supporto esterno di Damiano Bianchi, dottore in comunicazione e studioso del fenomeno, continuerà a monitorare nei prossimi mesi la trasposizione di questa tendenza emergente di origine anglosassone nella cultura, nella musica e nel mercato italiano.