STATO ISLAMICO. Nuovi social media per stimolare arruolamenti e attacchi

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Giornate movimentate sui social ISIS. Era attesa ed è arrivata l’edizione di An Naba, settimanale dello Stato Islamico, arrivata al suo 167esimo numero, tra gli articoli anche uno dedicato alle elezioni che portano sempre alla vittoria dei tiranni, e sulla stessa falsariga l’infografica teologica dedicata alla codardia. 

ISIS sta cercando di serrare le fila, come fa ogni volta che un territorio è perso, sta cercando attivamente di mantenere i suoi uomini saldi nella fede, in maniera tale per cui siano uomini pronti a morire. Su questa lunghezza d’onda i supporter dello Stato Islamico stanno preparando un video dedicato ai martiri dello Stato Islamico, i veri eroi del jihad, sulla via più veloce per raggiungere il paradiso. Nel frattempo ISIS sta cercando di riorganizzare la comunicazione e lo fa su quante piattaforme riesce a fare: Rocket Chat, VKontakte, Facebook, Twitter, l’importante è rimanere sulla rete social, è non sparire dallo spazio virtuale, così essenziale per arruolare nuovi giovani e per dimostrare al mondo che ISIS c’è per restare. 

Molto forte è stato l’incitamento al combattimento o per meglio dire a preparasi alla battaglia, alle cellule dormienti di Kirkuk, in iraq. ISIS sta dicendo ai suoi combattenti di aspettare la partenza dell’antiterrorismo e attaccare, perché a quel punto le altre forze si combatteranno tra loro, e a tal proposito sono moltissimi i canali che sono nati che contengono la parola Kirkuk. 

A livello comunicativo, ritorna il giornale radio che sui canali WhatsApp ha avuto anche il lancio del file audio di lettura del bollettino con la voce di un nuovo speaker. C’è da ipotizzare dunque che l’arresto del canadese avvenuto giorni fa abbia privato ISIS per un po’ del suo speaker e che in attesa di una nuova nomina il bollettino non sia uscito, anche perché alla luce dei dissapori interni a Daesh nessuno avrà voluto scoraggiare nessuno.

Redazione