STATO ISLAMICO. Marketing ISIS per Asia e Africa

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Il trend principale della social sfera di ISIS rimane legato all’epopea La conseguenza per i giusti, ispirata oggi al video proveniente dall’Est Asia pubblicato nelle settimane scorse. Questa Epopea lancia dunque la nuova stagione di comunicazione Daesh sul web.

Sono rimasti pochi account ufficiali che ricoprono fedelmente, ma in ritardo, le varie regioni del Califfato con le notizie degli attacchi e quindi largo ai supporter, ai canali pro Daesh, anche se non ufficiali. Oramai sono pochissime anche le discussioni tra oltranzisti e moderati dello Stato Islamico. Daesh deve istruire un nuovo pubblico che viene dall’Asia e dall’Africa e quindi non deve far altro che riciclare materiale esistente, ha uno storico da sfruttare, inoltre come insegnano i migliori esperti di marketing mai perdere dei follower, se un prodotto social funziona e ha dei “mi piace” si creano dei lead per riprendere quei seguaci e poi se ne cercano dei nuovi. Queste campagne mediatiche hanno dunque un doppio effetto: da un alto mostrare un elevato numero di visite su post pubblicati, anche se falsati da vecchie campagne mediatiche, dall’altro cercare di raggiungere nuovo pubblico, e in questo caso, si sfruttano i traduttori.

Nuove necessità si sono create in Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore; oppure nel continente africano come Niger, Nigeria, Somalia, Kenya, Mali, Burkina Faso. ISIS non spreca mai un contatto e riesce a evitare chiusure e controlli pericolosi cambiando indirizzi IP e chiudendo e aprendo gruppi. In rete sono stati aperti diversi canali volti a pubblicare materiale nuovo e vecchio di Daesh dall’Est Asia o Dabiq numero 12, Just terror, dove si trova materiale per compiere attacchi in Europa. 

Molti i link anche per accedere alle traduzioni o per inviare traduzioni di materiale Daesh. Tra il materiale tradotto, grafica ispirata ad An Naba 187 sull’abbattimento dell’elicottero francese in Mali. E ancora ritornano i canali Telegram internazionali ISIS che hanno tradotto i post di attacchi ISIS in Iraq. Molte grafiche dedicate ai combattenti ISIS, al giuramento ad al Baghdadi, esortazioni al perdono, e richiesta di preghiera per chi è al fronte. Warning per i mujahidin di ritorno in Europa, inasprite le sanzioni contro di loro.

Redazione