Per divulgare in rete il suo verbo, ISIS chiama a creare degli account social di diverso genere, almeno un centinaio al giorno; nel momento in cui si raggiungono almeno 5mila membri si consiglia di creare un altro account e fare lo stesso, con l’obiettivo di divulgare materiale, informazioni, insegnamenti o canti di Daesh.
Sono poi state reiterate da account di Daesh le minacce dallo Stato Islamico ai prossimi mondiali di calcio in Russia nel giugno 2018. L’infografica, (nella foto) riprende il logo dei prossimi mondiali e minaccia: «Il fuoco dei mujahideen vi brucerà». Sono state postate poi altre foto di minaccia ai mondiali di Russia dell’anno prossimo.
È stata ripostata, più volte, la devastazione delle fiamme in California. La propaganda jihadista ha sottolineato ancora una volta la vendetta del fuoco, di Dio, contro gli Stati Uniti. Le statistiche e le foto postate mostrano la grande devastazione degli incendi. Una foto dall’alto mostra un quartiere intero bruciato dalle fiamme, una metafora della distruzione che colpisce gli USA dopo che hanno colpito le città dello Stato Islamico riducendole in macerie.
L’Unità cyber del Califfato ha dichiarato di aspettare gli infedeli sul cyber campo di battaglia, dopo che diverse compagnie informatiche hanno annunciato di attaccare il Califfato, bloccando account e tentando di spezzarne la rete.
Un account ha riportato le parole di Al Zarqawi, detto lo Sceicco dei Massacratori, sulla religione e il suo obiettivo. La foto di Al Zarqawi porta la seguente didascalia: “Uccidere i kuffar è la nostra religione, uccideteli e massacrateli finché non si convertiranno all’Islam o pagheranno la Jiziya”.
È stata ripresa da un account di Daesh la notizia comparsa sul quotidiano britannico Mirror nei giorni scorsi secondo la quale solo quattordici dei quattrocento soldati del Califfato tornati in Gran Bretagna sono stati arrestati: se si rivelasse fondata, si prospetterebbero “tempi cupi” per l’intelligence del Regno Unito.
Redazione
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