STATO ISLAMICO. ISIS esalta le operazioni compiute nel Sahel e in Libia

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Uscito regolarmente nella nottata L’ultimo numero di Al Naba, il 187. SI tratta del settimanale di informazione edito dallo Stato Islamico e diffuso da tempo nella rete.

Il numero mantiene vivo l’interesse di Daesh verso l’Africa. Il titolo di apertura, infatti, è dedicato proprio agli eventi africani: “I soldati del Califfato hanno abbattuto un elicottero francese – Uccisi due soldati USA in Mali e in Niger”

ISIS quindi ha, subito, rivendicato l’esplosione di un IED a Ouallam (Niger) contro le forze americane e l’abbattimento di un elicottero francese nella zona di Ménaka. 

Questo conferma come il ramo dell’Africa Occidentale di Daesh stia allargando e aumentando il proprio raggio d’azione e la frequenza degli attacchi nelle zone del Sahel. An Naba è come sempre il veicolo che Daesh usa quando non riesce a confermare le rivendicazioni da pubblicare in un breve lasso di tempo. Si vede, quindi, che non si è trattato di operazioni organizzate in precedenza.

Anche la Libia ha spazio nella prima pagina, poi con un servizio interno. ISIS fa riferimento all’operazione avvenuta lo scorso 14 giugno nel sud della Libia a Samno e Tamisa in cui sono rimasti tra uccisi e feriti, per Daesh, oltre 50 uomini dell’LNA; sono stati distrutti diversi mezzi. In prima pagina poi troviamo notizie relative ai fatti di Iraq, Siria e Afghanistan. 

Come di consueto, poi c’è lo spazio per l’approfondimento religioso a cura dell’Ufficio preposto: E le Conseguenze per i giusti; questa serie di servizi ha lo scopo di indottrinare le giovani leve, africane in primis, e anche asiatiche sulla interpretazione autentica dell’Islam letto e interpretato da ISIS. E poi, come già detto, poi trova tanta Africa, nella cronaca delle operazioni: Nigeria, Egitto ed Israele, tra le altre.

Nella diatriba con la Fratellanza Musulmana, risuonano ancora gli attacchi a Mohammed Morsi, Recep Tayyip Erdogan e contro i Sauditi, i tiranni per eccellenza, secondo Daesh, che hanno dato i territori dell’Islam in mano ai Crociati e alla Nato. 

Redazione