Gli arresti di affiliati allo Stato Islamico sono in aumento in Canada e i giovani stanno guidando la ripresa. Una nuova generazione globale si unisce al Califfato attraverso l’uso dei social media che diffondono l’Aqidah (credo) dei miliziani di Daesh. L’ultimo territorio sotto il controllo dell’ISIS in Siria è stato liberato nel 2019, ma l’ISIS non è scomparso si è semplicemente spostato e ampliato ulteriormente in altre parti del mondo e su Internet. Il gruppo terroristico è in ripresa e rappresenta quella che un rapporto del governo canadese definisce una “minaccia risorgente per l’Occidente”. Un documento di ricerca elaborato da Jeff Semple e Stuart Bell spiega come l’ISIS stia tentando di ristabilire la propria posizione reclutando i giovani. In Canada sono i giovani a guidare il ritorno dell’organizzazione terroristica, minacciando i membri del partito al governo e i nemici storici del Califfato, leggasi ebrei e cristiani.
Negli ultimi due anni sono stati arrestati venti sospettati, rispetto ai soli due del 2022. Nello stesso periodo, altri quattro sostenitori dell’ISIS sono stati condannati nei tribunali canadesi per crimini commessi in precedenza. Il 15 giugno 2023 la polizia ha perquisito un’abitazione nella città di Calgary e ha trovato una bandiera dell’ISIS, tre coltelli, istruzioni per fabbricare bombe e opuscoli ideologici sull’uccisione di uomini omosessuali. Il proprietario del materiale, un ventenne, aveva scritto sul suo account Snapchat di essere membro dell’ISIS e di pianificare un attacco durante le celebrazioni del Pride della città. Minacciava inoltre anche il Partito conservatore unito dell’Alberta, l’UCP. L’indagine antiterrorismo, che lo ha condannato, ha portato anche all’arresto di tre minorenni di Calgary; uno aveva solo 15 anni. Da allora, la polizia canadese ha sventato attentati legati all’ISIS a Ottawa e Toronto e ha arrestato un uomo nel Quebec che avrebbe pianificato una sparatoria di massa a New York.
Brigitte Gauvin, responsabile delle indagini sulla sicurezza nazionale della RCMP, la Royal Canadian Mounted Police, conferma la grande diffusione della dottrina del terrorismo tra i giovani canadesi, specialmente quelli sotto i 21 anni, individuando nell’uso di Internet, dei siti di social networking e dei videogiochi, lo strumento che i terroristi scelgono per comunicare e reclutare nuovi membri. È una generazione in cui tutti fanno tutto online e ciò ha aiutato l’ISIS a mantenere la sua presenza sul web.
Secondo la polizia, i sostenitori odierni dell’ISIS sono più giovani e più immersi nei social media e nelle piattaforme di gioco. Snapchat, Discord, Reddit, Facebook, Instagram e SimpleX vengono utilizzati per comunicare e diffondere opuscoli estremisti. Anche Telegram, così come le piattaforme di gioco Minecraft e Roblox, fungono da strumento per avvicinare giovani per cercare di radicalizzarli nell’ideologia della Sharia.
I casi di attacchi e propaganda sul suolo canadese sono numerosi. Un giovane laureato, noto per la frequentazione delle moschee e per le sue opere di beneficenza, ha giurato fedeltà allo Stato Islamico e ha attaccato un ristorante in Ontario nel 2021, provocando diverse vittime; è stato poi ucciso. Il ragazzo inoltre gestiva un’azienda sospettata di raccogliere fondi per il gruppo terroristico. Un altro giovane canadese di 18 anni si è rivelato un sostenitore dei terroristi e ha iniziato a contribuire alla distribuzione del loro materiale mediatico, tradotto dall’arabo in altre lingue. E ancora la polizia di Ottawa ha arrestato un minorenne per un presunto attentato dinamitardo contro gli ebrei nella capitale; anche il suo presunto complice era un minorenne. Almeno uno dei sospettati era in contatto con l’ISIS all’estero e gli arresti sono avvenuti durante un periodo di “inviti alla violenza in risposta al conflitto” da parte dell’ISIS.
Un altro giovane di Toronto è stato accusato di reati di terrorismo legati all’ISIS e un diciottenne marocchino è stato arrestato a Montreal a marzo 2023 incriminato di avere legami con sostenitori di Daesh in Italia. Un recente caso riguarda uno studente straniero pakistano di 20 anni residente a Toronto, accusato di aver pianificato una sparatoria di massa in un centro ebraico di Brooklyn, New York, nell’anniversario dell’attacco di Hamas del 7 ottobre. Anche una musulmana convertita della Columbia Britannica di 52 anni presumibilmente addestrata dall’ISIS in Siria, è stata accusata dalla stessa RCMP di due reati di terrorismo. Tra gli arrestati ci sono proprio otto donne che facevano parte della wilayat siriana dell’ISIS, un presunto finanziatore dell’ISIS di Toronto e un uomo, che avrebbe tagliato la gola a un passeggero di un autobus di linea nella Columbia Britannica e poi avrebbe chiamato il 911 per denunciare di averlo fatto in nome dello Stato Islamico.
Lo stesso sta accadendo in Europa, dove tre adolescenti sono stati presi in custodia per un piano ispirato all’ISIS per bombardare un concerto di Taylor Swift a Vienna. A seguito dell’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre, l’ISIS ha lanciato una campagna mediatica intitolata “Uccideteli ovunque li troviate” per incitare tutti i suoi seguaci ad uccidere gli ebrei ovunque nel mondo. Da allora, molti dei piani sono stati portati avanti dai giovani tra i 13 e i 19 anni.
Da non dimenticare quanto sta accadendo in Brasile. Sono diversi i post pubblicati sui social media che inneggiano al ritorno dello Stato Islamico in Brasile. Non è di certo una novità, in quanto Daesh ha stabilito una sua wilayat brasiliana negli anni 2016-2018 (Comando 860), ma in questi ultimi mesi la diffusione di materiale mediatico jihadista tradotto in portoghese è in forte ripresa.
Paolo Romano e Beatrice Domenica Penali
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