SPORT. La storia della Coppa del Mondo di calcio: i cambi di format e le Nazionali più vincenti

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Il campionato mondiale di calcio, noto anche come Coppa del Mondo FIFA, rappresenta la massima competizione calcistica per squadre nazionali maschili. Istituito nel 1930 su iniziativa del presidente della FIFA, Jules Rimet, il torneo si svolge ogni quattro anni, con l’eccezione delle edizioni del 1942 e del 1946, annullate a causa della Seconda Guerra Mondiale.

La prima, storica edizione

L’idea di un torneo mondiale nacque nel 1928, quando Jules Rimet propose una competizione internazionale indipendente dai Giochi Olimpici. La prima edizione si tenne nel 1930 in Uruguay, scelto sia per celebrare il centenario dell’indipendenza del paese, sia per onorare la nazionale uruguaiana, vincitrice delle Olimpiadi del 1924 e del 1928. Parteciparono 13 squadre, principalmente sudamericane, con solo quattro nazionali europee (Francia, Belgio, Jugoslavia e Romania) a causa delle difficoltà logistiche dell’epoca. L’Uruguay trionfò in finale contro l’Argentina, vincendo 4-2 e diventando la prima nazione a sollevare la Coppa del Mondo.

Le varie evoluzioni del format

Nel corso degli anni, il format del torneo ha subito numerose modifiche per adattarsi alla crescente popolarità del calcio e all’aumento del numero di nazioni partecipanti. Nelle prime edizioni, il numero di squadre era limitato: 13 nel 1930, 16 dal 1934 al 1978, con alcune variazioni dovute a rinunce o squalifiche. Nel 1982, il numero di partecipanti salì a 24, riflettendo l’espansione globale del calcio. Nel 1998, ulteriori cambiamenti portarono il totale a 32 squadre, formato mantenuto fino al 2022. A partire dall’edizione del 2026, così come presumibilmente anche nell’edizione 2030 che si disputerà tra Spagna, Portogallo e Marocco, il torneo vedrà la partecipazione di 48 nazionali, suddivise in 16 gruppi da tre squadre ciascuno, con una fase a eliminazione diretta ampliata.

Le nazionali più vincenti

Il Brasile detiene il record di vittorie nella Coppa del Mondo, con cinque titoli conquistati nel 1958, 1962, 1970, 1994 e 2002. Segue la Germania, con quattro successi ottenuti nel 1954, 1974, 1990 e 2014. Anche l’Italia vanta quattro titoli mondiali, vinti nel 1934, 1938, 1982 e 2006. L’Argentina ha conquistato tre titoli, nel 1978, 1986 e 2022. L’Uruguay ha vinto due edizioni, nel 1930 e nel 1950, così come la Francia, trionfatrice nel 1998 e nel 2018. Inghilterra e Spagna hanno entrambe un titolo mondiale, rispettivamente nel 1966 e nel 2010.

Breve storia del trofeo

Dal 1930 al 1970, il trofeo assegnato ai vincitori era la Coppa Jules Rimet, in onore dell’ideatore del torneo. Questo trofeo fu definitivamente assegnato al Brasile dopo la sua terza vittoria nel 1970, come previsto dal regolamento. Tuttavia, la coppa fu rubata nel 1983 e non fu mai più ritrovata. Dal 1974, il nuovo trofeo è la Coppa del Mondo FIFA, disegnata dall’italiano Silvio Gazzaniga. Questo trofeo, realizzato in oro 18 carati, rappresenta due figure umane che sorreggono il globo terrestre ed è tuttora in uso.

Curiosità, record e impatto globale

Il Brasile è l’unica nazione ad aver partecipato a tutte le edizioni del Mondiale. Inoltre, è l’unica squadra ad aver vinto il torneo in quattro continenti diversi: Europa (1958), Sud America (1962), Nord America (1970, 1994) e Asia (2002). La Germania detiene il record di finali disputate, con otto partecipazioni all’atto conclusivo del torneo. L’Italia e il Brasile sono le uniche nazioni ad aver vinto due edizioni consecutive: l’Italia nel 1934 e 1938, il Brasile nel 1958 e 1962.

Ancora oggi la Coppa del Mondo FIFA è uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo, con miliardi di telespettatori per ogni edizione e un grande interesse per quote e pronostici da parte degli utenti dei siti scommesse sportive Italia. Il torneo non solo celebra il calcio, ma promuove anche l’incontro tra culture diverse, favorendo l’integrazione e la comprensione tra i popoli. Ogni edizione lascia un’impronta indelebile nella storia del calcio e nella memoria collettiva degli appassionati.

Redazione