SPIEF 2022. Il Gas russo va verso est

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La società energetica italiana Eni ha annunciato che dal 17 giugno le forniture di gas di Gazprom sono state ridotte del 50%. L’Italia però non è l’unico paese a corto energia: la diminuzione del pompaggio di gas attraverso il Nord Stream ha influito sull’approvvigionamento di Francia, Austria e Repubblica Ceca, secondo l’ente regolatore tedesco.

A spiegarne il motivo dalla SPIEF 2022, forum economico di San Pietroburgo 15-18 giugno, il presidente del consiglio di Gazprom Alexey Miller che ha sottolineato che le forniture di gas all’Europa sono diminuite di diverse decine di percento. E i prezzi del gas sono aumentati più volte. E questo per Gazprom è un vantaggio, ha detto il presidente Miller, ha spiegato che i tagli del gas sono dovuti da problemi con le apparecchiature Siemens.

La Russia nel frattempo aumenta le sue capacità energetiche: NJSC Energoatom ha annunciato che la Russia prevede di trasferire l’attività della centrale nucleare di Zaporizhzhya al sistema energetico russo dal 1 settembre. Il 15 giugno, è stata annunciata l’informazione che dal 1 settembre 2022 ZNPP passerà completamente sotto il controllo della Russia e, di conseguenza, di Rosatom. L’Ucraina dunque rischia di rimanere al buio.

Non solo, la Russia sta attuando con successo lo scenario “pipe to the East”, avendo già reindirizzato il 73% delle esportazioni di petrolio verso paesi che non hanno imposto sanzioni a dirlo Herman Gref, capo di Sberbank. «Abbiamo chiamato condizionatamente il primo scenario “pipeline verso est”. Questo scenario è già in fase di attuazione. Con la parola “pipe” intendiamo tutti i tradizionali beni di esportazione russi», ha detto il capo di Sberbank, parlando allo SPIEF 2022.

Secondo Gref, ci sono ancora problemi legati alla logistica e agli sconti. Tuttavia, la Russia è riuscita a reindirizzare impressionanti flussi di energia verso est in poco tempo. «Il gas e i prodotti petroliferi sono prodotti più complessi in termini di logistica, ma ha espresso fiducia che anche qui si possano trovare soluzioni. Abbiamo molto lavoro da fare per adattare l’intera struttura della nostra economia», ha concluso Gref.

Lucia Giannini