Speciale: Nuova Patente Europea di Guida

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ITALIA – Roma. Dallo scorso 19 gennaio, tutte le patenti di guida rilasciate nell’Unione avranno forma plastificata, per garantire uno standard europeo e una maggiore protezione in termini di lotta alla contraffazione.

Il nuovo modello, rimpiazzerà progressivamente i più di 100 differenti formati cartacei e non, in uso da parte dei circa 300 milioni di guidatori europei. In tal senso, si prevede che le sostituzione, che avverrà al momento dei rinnovi, sarà completa entro il 2033, con la sola deroga che permetterà agli Stati membri di incorporare simboli nazionali negli spazi predefiniti, ed eventualmente un microchip contenente ulteriori dati personali. Sarà l’aspetto più evidente del vasto pacchetto di misure, facente parte della “terza direttiva europea sulle patenti di guida” (2006/126/CE), che sta divenendo realtà al fine di implementare la libera movimentazione su gomma, contrastare le frodi e garantire una maggiore sicurezza sulle strade.

La nuova tipologia di patente di guida include una serie di caratteristiche che la renderanno di difficile falsificazione e sarà gestita da uno Sistema di scambio dati europeo chiamato “RESPER”, che velocizzerà la compartecipazione di informazioni tra differenti amministrazioni statali. Sensibili dovrebbero essere le semplificazioni per i cittadini che richiedono cambi di residenza da uno stato all’altro; inibendo al contempo il fenomeno del “turismo da patente di guida” e le frodi. Incrociando le informazioni, ad esempio, sarà più difficoltoso ottenere una patente di guida da uno stato, in presenza di sospensioni o restrizioni operate in altri territori dell’Unione.

I rinnovi secondo le nuove regole dovranno avere una cadenza uniforme su tutto il territorio europeo. Per automobilisti, motociclisti, guidatori di motorini, tricicli e quad il periodo sarà, a discrezione dello Stato membro, necessariamente di 10 o 15 anni; mentre, per i guidatori di autobus e camion, il rinnovo dovrà avere cadenza quinquennale, con contestuale check-up medico. Questo tipo di pratica, prettamente amministrativa, non prevedrà ulteriori prove teoriche o pratiche, sarà bensì atta ad assicurare la congruità di foto, dati e dispositivi anti-frode, oltre che a tenere costantemente aggiornato il database europeo delle patenti in circolazione.

Forti perplessità suscitano invece gli interventi che in base al nuovo regime europeo di rilascio delle patenti sarebbero adibiti all’incremento della sicurezza delle cosiddette “categorie vulnerabili” degli utenti delle strade, come pure i risultati ottenuti in termini di semplificazione legislativa. In tal senso, i cambiamenti interessano soprattutto il rilascio della patente A, relativa ai motocicli.

Di grande interesse è l’introduzione della patente “Am” armonizzata a livello europeo, che riguarderà la categoria dei motorini fino a 50cm3, prevedendo un test teorico obbligatorio per il rilascio prerogativa delle autoscuole, con età minima a fissata a 16 anni, derogabile a livello statale fino a 14 anni senza possibilità di uscire dal territorio nazionale. La patente “A1” invece, d’ora in poi abiliterà, previo test teorico e pratico, a partire dai 16 anni alla guida di motocicli fino a 125 cm3, con potenza massima di 11kw e con un rapporto potenza/peso inferiore a 0,1 kw/kg, oppure alla guida di tricicli con potenza massima di 15kw, senza consentire fino al raggiungimento della maggiore età il trasporto del passeggero. La patente “A2” si potrà conseguire a partire dal diciottesimo anno d’età, previo test teorico e pratico, (oppure, se in possesso della patente A1, sostenendo solo un test pratico) e consentirà di guidare moto con potenza fino a 35kw (in precedenza erano 25kw), con l’introduzione di condizioni aggiuntive, ossia che il mezzo non oltrepassi un rapporto potenza/peso di 0,2 kw/kg e che non sia derivato da versioni, che a prescindere dal peso, sviluppino il doppio della potenza massima consentita. La patente “A” vera e propria (che abilita alla guida di moto di qualsiasi potenza e cilindrata) si potrà ora conseguire al compimento del 20 anno di età, a condizione di essere già titolari della patente A2 da almeno due anni e previo un ulteriore esame pratico da effettuarsi su una moto con cilindrata minima di 600 cm3 e con una potenza di almeno 40 kw. Mentre, in assenza di esperienza su motocicli di potenza inferiore, per conseguire la patente A sarà d’ora in poi necessario aver compiuto il ventiquattresimo anno d’età ed aver sostenuto le relative prove teoriche e pratiche. Quest’ultima sembrerebbe essere la restrizione più rilevante introdotta; infatti, in precedenza, era sufficiente aver conseguito la patente A da almeno due anni ed aver compiuto il 21 anno d’età per essere automaticamente abilitati alla guida di motocicli con potenze superiori ai 25 kw, ovviamente con cambio meccanico o automatico a seconda dell’esame sostenuto in precedenza.

La direttiva 2006/126/EC sulle patenti di guida è stata adottata dagli Stati membri e dal Parlamento europeo nel 2006, venendo poi trasposta nelle legislazioni nazionali il 19 gennaio del 2011, divenendo applicabile il 19 gennaio del 2013.