SPECIALE DAESH MATRIX #29

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di Redazione  ITALIA – Roma 26/11/2016. Nei diversi teatri bellici siro-iracheni, Daesh ha continuato a monitorare la sorte dei suoi nemici. Nel mirino sono capitati il gruppo di Joulani, ex al Nusra ora Jabhat Fateh al Sham. Joulani, che conosce bene al Baghdadi, avendo dato vita con lui alla campagna di “jihadizzazione” della Siria, ora è inviso anche ad al Qaeda che sembra non aver apprezzato il “tradimento” del suo gruppo. Lo Stato Islamico ventila l’ipotesi che Joulani possa rifugiarsi solo tra le braccia della Turchia: gli americani lo hanno abbandonato, ha tradito Daesh e ora sembra che al Qaeda non ne voglia più sentir parlare. Duro commento anche nei confronti  delle Forze dell’Eufrate, accusate di aver sottovalutato le forze del Califfato: fino ad ora hanno preso villaggi vuoti, afferma la rete Daesh, ora che si sono scontrati con le forze del Califfato, le cose vanno diversamente e i ribelli fuggono, prosegue l’alveare Daesh. Lo Stato Islamico dunque sostiene che la rapida avanzata non sia altro che il passaggio su territori vuoti e che senza il supporto turco i ribelli non sarebbero in grado di combattere. Nei giorni scorsi è tornato a farsi sentire John Cantlie, stavolta solo in voce: nella rete è girato un file audio di John Cantlie sui bombardamenti della coalizione su Mosul. Impossibile dire a quando risalga, è ipotizzabile, comunque, una sua contemporaneità con uno degli ultimi video con protagonista il giornalista britannico, girato proprio davanti l’università di Mosul appena bombardata e che vedeva Cantlie visibilmente dimagrito. Sono stati numerosi negli ultimi giorni i canali social dedicati al popolo del West Africa-Somalia, un teatro che sta prepotentemente emergendo nell’interesse cyber e operativo. Tra le curiosità della rete collegata a diverso titolo a Daesh, nei giorni scorsi è uscito un invito rivolto a tutti paramedici di Daesh a frequentare corsi di primo soccorso, on line, forniti da aziende che lo fanno regolarmente. Anche nel settore medico sanitario, Daesh, quindi, cura la formazione prima di mandare in campo i propri medici; come con quelli della comnicazione.
Bombardamenti e avanzamenti a piccoli passi nei centri abitati controllati da ISIS per le milizie sciite, polizia federale, peshmerga a Mosul. Scontri a Zahraa, Aden, zona est di Mosul. In questa zona si sono fatti sempre più pesanti gli attacchi a Intisar; così come a sud di “Pajuan”, Makhmur, area a sud est di Mosul. Gli scontri sono stati registrati e ci sono ancora a Mosul sud: a Khabyrat, a Adhbah Hills, a Tal Afar, a Ayn ‘Alwah, ad Ay Hisan.
Un tragico nuovo attentato nei giorni scorsi ha insanguinato Baaghdad: un attentato contro pellegrini sciiti a Hila, sud di Baghdad: oltre 200 tra morti e feriti, grazie all’esplosione di un camion bomba a Hila.
In Siria, sta purtroppo emergendo chiaramente che il nemico non è Daesh, ma si tratta sempre più di una guerra fra bande più o meno organizzate, e Daesh aspetta il o i vincitori per poi attaccarli. In tutta la Siria si è registrato un acuirsi della lotta armata con la copertura aerea dei regolari di Assad per Hezbollah e i curdi. Si sono visti bambini intossicati o uccisi da bombe chimiche a Aleppo est lanciate dai jet di Assad sulla zona che è controllata dalle forze ribelli. E clamorosamente l’aviazione siriana ha bombardato l’esercito turco uccidendo tre soldati e ferendone 10; secondo account degli attivisti, il leader alawita avrebbe detto che al Bab rimarrà sotto il controllo della Siria, al massimo dei curdi Ypg o Pyd ma non in mano ai turchi o ai ribelli che quindi Assad continuerà ad attaccare i turchi con gli aerei. Ankara ha, come poi è uscito sui media di tutto il mondo, confermato il bombardamento e il numero delle vittime. In tutto questo chi ne trae vantaggio è Daesh che può prendere tempo per organizzare altre azioni e altri attentati.
DAESH MATRIX è il secondo volume dedicato al fenomeno dello Stato Islamico.
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