SOMALIA. Al-Shababab contro ISIS

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I militanti somali di al-Shababab hanno annunciato un’offensiva militare contro le forze affiliate allo Stato Islamico in Somalia.

Con un pronunciamento letto su Radio Andalus alcuni giorni fa, il portavoce di al-Shababab, lo sceicco Ali Mohamud Rage, ha detto che l’offensiva, chiamata Sradicamento della Malattia, è finalizzata a liberarsi dei militanti legati allo Stato Islamico in Somalia: «Il cosiddetto Stato islamico è emerso nella nostra terra e ha dichiarato di voler dividere i nostri Mujahidin, indebolire le nostre forze e compiere assassinii contro i nostri. Abbiamo ignorato da tempo i loro comportamenti malvagi per dare loro la possibilità di cambiare, ma hanno continuato a persistere nel loro errore (…) Il nostro comando principale ha ordinato ai nostri combattenti di attaccare ed eliminare la “malattia” dello Stato Islamico e sradicare l’albero che sarebbe stato usato per minare i frutti del Jihad», ha detto Rage, ripreso da VoA.

Il conflitto tra i due gruppi terroristici rivali si è intensificato con l’emergere di un gruppo affiliato a Isis in Somalia nell’ottobre 2015. Il gruppo ha trovato un punto d’appoggio nello stato della Somalia nord-orientale, il Puntland, dove ha iniziato a reclutare ex combattenti di al-Shababab, prima di effettuare attacchi e assassinii altrove nella regione. Il 16 dicembre lo Stato islamico ha annunciato la sua prima offensiva su al-Shababab in Somalia.

Nei giorni scorsi, Isis ha pubblicato un video che mostra i suoi combattenti in azione, poi diversi cadaveri identificati come membri di al-Shababab in una zona montuosa chiamata B’ir Mirali, a sud-ovest di Qandala, nella regione del Puntland; nel video Daesh afferma di aver ucciso 14 combattenti di al-Shababab e di averne feriti altri. Si stima che il gruppo affiliato a Isis abbia circa 200 membri attivi ed è molto più piccolo di al-Shababab, che ha migliaia di combattenti nelle zone rurali della Somalia.

Se Al-Shababab rimane prevalentemente concentrata sulle questioni somale ed vuole preservare la sua fedeltà ad al-Qaida, Daesh vuole collegare la sua presenza in Somalia con il terrorismo internazionale; per questo, ogni gruppo vede l’altro come una minaccia esistenziale.

Maddalena Ingroia