AZERBAIJAN – Baku 09/05/2014. La compagnia petrolifera di Stato azera, Socar, ha firmato un accordo con alcune istituzioni finanziarie per un progetto teso alla costruzione di una nuova raffineria di petrolio in Turchia.
Il valore totale degli accordi «è di 3,5 miliardi di dollari» secondo il quotidiano turco Hurriyet dell’8 maggio. Inoltre, 3 miliardi di dollari di prestiti sono stati forniti banche di import-export (Spagna, Italia, Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud) e da 15 banche estere commerciali. Circa 500 milioni di dollari saranno forniti dalla turca Garanti Bankası.
I prestiti saranno validi per un periodo di 18 anni. La raffineria di petrolio dovrebbe essere operativa nel 2018. È stata istituita la Socar Turkey Yatirim Jsc (con un capitale sociale di 1,9 miliardi di dollari di cui il 40 per cento è pubblico), in linea con il decreto del presidente azero Ilham Aliyev sulle misure supplementari per sostenere la partecipazione dell’Azerbaigian nel progetto di costruzione stella raffineria in Turchia. Il 40 per cento della quota del governo (valore 760 milioni di dollari) verrà finanziato dal Fondo petrolifero di Stato dell’Azerbaijan (Sofaz), secondo il decreto. Circa 475 milioni di dollari sono stati stanziati dal Fondo petrolifero statale dell’Azerbaigian per finanziare questo progetto.
Il costo totale per la costruzione della raffineria supera i 5 miliardi di dollari. Il volume annuale di produzione di nafta, utilizzata da Petkim come materia prima principale, è arrivato a 1,66 milioni di tonnellate presso la raffineria Star.
Insieme alla nafta, la nuova raffineria di petrolio produrrà combustibile diesel con bassissimo tenore di zolfo per circa 5,95 milioni di tonnellate, kerosene per aviazione, 500mila tonnellate, riformato, 500mila tonnellate, coke di petrolio, 630mila tonnellate, gas liquefatto, 240mila tonnellate, xilene misto, 415mila tonnellate, Gpl olefine, 75mila tonnellate e 145mila tonnellate di zolfo. La raffineria non produrrà benzina e olio combustibile.
