
Un tribunale arbitrale internazionale ha decretato la ragione alla Slovenia per la sua lunga controversia di confine con la Croazia, concedendo al paese l’accesso diretto alle acque internazionali del Mar Adriatico, una decisione che Zagabria ha già rigettato.
Secondo quanto riporta VoA, la Corte Permanente di Arbitrato il 29 giugno ha stabilito che la Slovenia deve avere un accesso “ininterrotto” al mare nella controversia che riguardava 13 chilometri quadrati che comprendono la baia di Pirano (nella foto) e un tratto di territorio prevalentemente disabitato. Il primo ministro sloveno Miro Cerar ha definito la sentenza «un momento storico per la Slovenia», aggiungendo che la sentenza «è definitiva e deve essere applicata da entrambi i paesi, Slovenia e Croazia». Tuttavia, il primo ministro croato Andrej Plenkovic ha dichiarato che Zagabria rifiuterà di attuare la sentenza, nonostante abbia originariamente accettato di sottoporre la questione ad un arbitrato.
«La decisione arbitrale di oggi per la Croazia è una decisione che non ci obbliga in alcun modo … né intendiamo attuare il suo contenuto», ha detto Plenkovic. Le due parti, entrambe ex repubbliche iugoslave che sono ora membri dell’Ue e della Nato, hanno stabilito nel 2009 di inviare la causa al tribunale dell’Aia.
Tuttavia, la Croazia ha denunciato due anni fa uno scandalo sui contatti illegali tra il governo sloveno e un membro sloveno del collegio arbitrale e poi ha affermato di respingere qualsiasi sentenza del tribunale in materia. Nella sentenza del 29 giugno, la corte ha ordinato l’istituzione di un corridoio lungo 2,5 miglia nautiche dalle 10 miglia nautiche dalle acque slovene attraverso i mari croati verso le acque internazionali.
Il tribunale ha respinto la domanda di Lubiana secondo cui l’intera baia sud-occidentale di Pirano dovrebbe essere considerata territorio sloveno.
La Slovenia ha solo 46 chilometri di litorale e ha dichiarato che il suo accesso alle acque internazionali è messo in pericolo nelle condizioni attuali, costringendo tutte le sue navi a percorrere le acque croate fino al mare aperto; la Croazia ha una linea costiera di circa 1.700 chilometri. Il giudice Gilbert Guillaume ha detto che il corridoio avrebbe fornito alla Slovenia un accesso ininterrotto agli alti mari dalle sue acque territoriali.
Maddalena Ingroia