La fragile tregua delle 4 città

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SIRIA – Damasco 12/05/2016. Il destino di quattro città siriane è legato dal settembre 2015 alla fragilissima tregua mediata dall’Onu.

Tutti i residenti, quelli che sono rimasti, hanno paura che sua talmente fragile da rompersi al primo soffio di vento. Zabadani e le città vicine a Damasco, tenute dai ribelli, hanno stipulato un accordo di reciprocità con il regime e i suoi alleati a settembre 2015, che prevedeva un cessate il fuoco, la consegna di aiuti e le evacuazioni in cambio delle stesse cose nella città di al-Fuaa e Kafariya nella provincia di Idlib, controllate dal regime di Assad.
Uno dei termini del cessate il fuoco si riferiva anche alla tregua nelle città vicine sia a Idlib che a Damasco, come Binnish in mano ai ribelli, immediatamente a sud di al-Fuaa e Kafariya. I ribelli dell’Esercito della Vittoria, tra cui Ahrar a-Sham e Jabhat a-Nusra, sono presenti a Binnish, che attualmente ospita migliaia di sfollati. Binnish però non vive la tregua, anzi:
è stata bombardata tre volte la scorsa settimana riporta Umayya Press. Due attacchi aerei hanno colpito un mercato pubblico e la moschea uccidendo circa 19 persone. Il regime ha violato l’accordo più di una volta, riporta Syria Direct.
Inoltre il 10 maggio, i ribelli dell’Esercito della Vittoria hanno bloccato e bombardato al-Fuaa e Kafariya appena a nord di Binnish facendo 17 feriti riporta su Facebook il Blockaded al-Fuaa e Kafariya News Network. Al-Fuaa e Kafariya sono enclavi sciite filo-governative, intrappolate dietro le linee ribelli da marzo 2016, quando l’Esercito della Vittoria, guidato da Ahrar-Sham e Jabhat a-Nusra, ha preso la maggior parte della provincia di Idlib. Ciò che accede qui ha ripercussioni su Finnish e viceversa.