Siria: svolta militare-politica

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SIRIA – Damasco. 16/07/13. Ieri un colpo di mortaio ha colpito un centro servizi nel quartiere di al-Qaboun, nella capitale siriana di Damasco, ferendo 24 persone, mentre un altro colpo di mortaio è atterrato nel vicino quartiere di Barzeh, dove c’è l’agenzia di stampa ufficiale SANA.

Al-Qaboun e Barzeh sono siti nella parte orientale della capitale vicino ai quartieri periferici di Harastan, Duma e Jobar, dove le milizie dell’opposizione hanno ancora una presenza attiva. L’esercito siriano ha scoperto una fabbrica per la produzione e la conservazione di armi chimiche e tossiche, fabbrica messa in piedi dall’opposizione, ha detto una fonte militare. Tra il materiale sequestrato contenitori con cloro e malta di conchiglie che potrebbero essere riempite con sostanze chimiche. La fonte ha anche rilevato che una parte del materiale viene da paesi stranieri, tra cui l’Arabia Saudita. La Russia nel frattempo, il 10 luglio, aveva rilasciato un rapporto secondo cui era “certa” che l’opposizione stava usando armi chimiche.

Nel frattempo, le truppe governative hanno continuato a respingere l’opposizione fuori dalla città centrale di Homs e dalle zone rurali di Damasco.

Secondo l’agenzia di stampa SANA l’esercito ha fatto progressi in una dozzina di quartieri e nei villaggi nei dintorni di città di Homs, che ha visto intensi combattimenti dal mese scorso tra le due parti. Gli analisti ritengono che l’esito della lotta, per questa città strategica avrà un grande impatto nel corso del conflitto, in cui ora il governo siriano a quanto pare ha il sopravvento. Secondo le Nazioni Unite fino ad ora nei 28 mesi di conflitto sono morte circa 93.000 persone, ma gruppi di attivisti, come l’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo sostengono che sono molti di più.