SIRIA. Rifugiati e campi profughi dopo dieci anni di guerra civile

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La popolazione siriana vive da oltre cinquant’anni sotto il dominio del clan familiare di Assad; le prime manifestazioni di protesta verso questa leadership così lunga iniziano durante la cosiddetta “primavera araba”. Il 15 marzo 2011 le forze di sicurezza di Assad sparano sulla folla a Daraa e Homs, arrestano i bambini che avevano scritto sui muri gli stessi slogan delle primavere arabe, torturandoli e uccidendoli. Da quel momento la rivolta si diffonde in tutto il Paese, dando inizio ad una guerra civile che ormai dura da 10 anni e che ha causato milioni di rifugiati.

Da allora la Siria ha vissuto anni di guerra civile sì, ma anche anni caratterizzati dalla presenza di Daesh nel suo territorio che aveva fatto di Raqqa la capitale del nuovo califfato e che aveva escatologicamente provocato l’Occidente a battersi fino alla fine a Dabiq, località siriana dove dovrebbe verificarsi la Parusia.

Negli anni le condizioni di vita di quanto sono rimasti in Siria sono andate peggiorando e non se la sono passata bene neanche quanti sono fuggiti dal territorio siriano per cercare rifugio nei paesi vicini. I direttori di Agc Communication, Antonio Albanese e Graziella Giangiulio, sono stati nel 2015 nei campi profughi giordani e hanno vissuto nella comunità siriana ad Amman per capire esattamente le radici del fenomeno; traendone spunto per ulteriori ricerche poi sfociate in diverse pubblicazioni.

Alla fine del 2019 i documentaristi Ludovico de Maistre e Massimiliano Manzo, hanno deciso di seguire un altro percorso, unendosi agli operatori Unhcr, durante una missione sul campo per raccontare la quotidianità all’interno dei campi e degli insediamenti dove vivono i rifugiati Siriani in Libano e Giordania.

L’obiettivo del documentario Being with Refugees è documentare la situazione attuale fornendo le informazioni che servono per comprendere gli avvenimenti che hanno generato una delle più grandi tragedie umane della storia.

La premiere internazionale sarà virtuale, durerà una settimana a partire da lunedì 15 Marzo, giorno dell’anniversario dei 10 anni dall’inizio della guerra in Siria.

Maddalena Ingroia