Siria al voto

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SIRIA – Damasco. 03/06/14. Oggi urne aperte in Siria. Per la prima volta, in base alla costituzione approvata nel 2012, è possibile scegliere fra più candidati il nuovo Presidente; tre quelli approvati nelle scorse settimane dalla Corte di Giustizia: Maher Abdel-Hafiz Hajjar, Hassan Abdullah al-Nouri e Bashar al-Assad. Sin dalle prime ore i cittadini siriani affollano gli oltre 9500 centri di voto tra serrate misure di sicurezza.

Ad Aleppo, dove ancora la presenza dei militanti dell’esercito libero minacciano la pace, i controlli attraverso i posti di blocco sono molto severi proprio per garantire la sicurezza dei cittadini che vogliono esprimere il loro diritto di voto. Alta affluenza anche nelle provincie di Qalamoun e Lattakia.
Lunghe code al confine tra Siria e Libano proprio per il rientro dei profughi che intendono recarsi a votare per poi fare ritorno in Libano, dove hanno ottenuto lo status di profughi. Sabato, il ministro dell’Interno libanese Nouhad al-Mashnouq aveva annunciato che i rifugiati siriani che avessero passato il confine avrebbero perso tale status, notizia successivamente smentita dal rilascio di un permesso per potersi recare alle urne nel proprio paese. Alte anche qui le misure di sicurezza per garantire l’ingresso e poi il rientro in Libano.
Le previsioni sono nettamente favorevoli a Bashar al-Assad per il terzo mandato. Intanto nei giorno scorsi ha già votato il 95% dei siriani residenti all’estero presso 43 Ambasciate della Repubblica Siriana all’estero.
Rilevate alcune proteste in Turchia e Libano di alcuni gruppi fuggiti dalla Siria che si oppongono all’attuale presidente, contestano le elezioni in quanto dicono rappresentano solo una dimostrazione di forza di quello che considerano un regime.