SIRIA. Oro: bene rifugio

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In una Siria ancora oppressa dal conflitto, dove è difficile persino identificare il nemico, dove manca il lavoro, le industrie sono ferme, le scuole distrutte e dove la moneta locale registra ogni giorno un minimo storico, impera la quotazione massima dell’oro, diventato unico vero bene rifugio per chi, pochi, possono ancora pensare agli investimenti. 

L’oro, in Siria, ha raggiunto livelli record durante l’anno 2019, in particolare nel mese di dicembre. E secondo il rapporto del sito web “Syria Economic News”, il prezzo di un grammo d’oro è aumentato di circa 4 mila sterline siriane, con un aumento del 14,85%, per registrare il suo più alto aumento mensile durante l’anno 2019.

A far impennare il prezzo, non solo le normali fluttuazioni delle quotazioni del mercato internazionale o la relazione con il deterioramento e il declino del tasso di cambio della sterlina siriana, rispetto al dollaro USA ma soprattuto sul fatto che la Damascus Goldsmiths Association del regime, che si occupa della tariffazione dei grammi d’oro, ha recentemente adottato una nuova politica nel meccanismo dei prezzi, che si basa su “domanda e offerta del mercato” interno, allontanandosi o ignorando il tasso di cambio.L’Agenzia di cambio, dunque, vista la continua richiesta di acquisto di oro si è permessa di fare quotazioni in proprio che vanno ovviamente a danno di chi compra, perché quel prezzo pagato non verrà mai pagato da nessun altro acquirente in nessuna parte del mondo, perché appunto fuori mercato. 

Gli orafi sul mercato non sono vincolati dal prezzo ufficiale, in quanto non sono commisurati alla realtà della lira-sterlina crollata rispetto al dollaro nel mercato dei cambi. Dall’inizio dello scorso novembre, i prezzi sono stati diversi tra l’associazione e le piattaforme di compravendita di oro e Ghassan Jazmati, presidente dell’Associazione Al-Sagha, ha detto ad Al-Watan, giornale vicino al regime, che esiste una formulazione per eludere il prezzo di mercato.Gli analisti ritengono che la mancanza di risposta da parte della “Goldsmiths Association” sulla quotazione al prezzo di un grammo d’oro con il prezzo popolare del dollaro sul mercato, indica che questo prezzo è fittizio e l’oro è diventato un prodotto speculativo, tra i commercianti di valuta. Il prezzo dell’oro al grammo alla fine dell’anno, per i 21 carati ha registrato il suo aumento annuale più alto:  segnava infatti più 110% il 28/12/2019, cioè è passato da da 17.500 sterline del 31/12/2018 a 36.800 sterline.

Redazione