SIRIA. L’Opposizione divisa tra Ankara, Ginevra e Astana

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Sono stati pubblicati con regolarità i bollettini dello Stato Islamico, e ieri è uscito il settimanale an Naba numero 66, distribuito anche in versione cartacea in Iraq e Siria. Dal Sinai, Daesh segnala difficoltà a postare per via dei bombardamenti. Tra le notizie cyber segnaliamo che è uscito il secondo video Cyber Warfare che mette in luce l’invadenza delle agenzie di sicurezza USA nei confronti degli altri Paesi, alleati e non. La guerra in Siria corre anche sulla rete e Daesh ha postati gli indirizzi IP dei jhadisti dell’opposizione siriana.

Duri scontri a est di Mosul, il Califfato ha portato avanti una controffensiva a Ba’ah, Duba’ad e Mazar’e nella zona est. Continuano inoltre gli scontri a al Qubbat, nella zona nord ovest. Da Mosul Daesh ha postato immagini di vita quotidiana come il sermone del venerdì o, sempre in tema di vita quotidiana dai villaggi sul fiume Tigri arrivano le immagini della distribuzione di An Naba. Sono arrivati 5 reggimenti nella parte sinistra della città che cominceranno a perquisire la zona casa per casa per liberare la città.

La macchina della pace in Siria sta avanzando e, mentre sono attesi i colloqui di Astana di oggi, 6 febbraio, i curdi hanno fatto sapere di essere pronti a firmare il sistema federale nel nord della Siria. L’unico inconveniente in questo quadro è la Turchia. Nel frattempo gli USA in Giordania discutono della safe zone. È un argomento molto caldo per la Giordania che ha un rischio elevato collegato alla vasta “zona incontrollata” al confine con la Siria. Daesh nei giorni scorsi è passata nel campo profughi dicendo che presto la zona sarà attaccata e quindi occorre spostarsi. Anche la Turchia è attiva sul fronte “ribelli siriani” e ha stabilito degli incontri ad Ankara. I ribelli di Ankara non riconoscono quelli che si riuniranno a Ginevra.

Continua dunque la scissione interna dei gruppi ribelli sponsorizzati dai paesi stranieri. Nel frattempo sono continuati i bombardamenti a Idlib, teatro di manifestazioni contro al Qaeda. Hay’at al Tharir si vuole ricostruire una identità lontana da al Qaeda, infatti, perché sta riscuotendo molto successo. Le forze pro Assad avanzano a Deir Ez Zor.

A Homs sono arrivate delle nuove milizie in appoggio a forze di Assad: si tratta delle SSNP, che combatteranno al T4. L’esercito siriano e Quwat al-Riddha dicono che sono stati ripresi gli impianti di Gas a Homs, ma le foto che provengono da quella zona mostrano che Daesh ha bruciato tutto. È iniziata l’opera di isolamento di Al Bab. Daesh ha risposto con attentati suicidi contro l’esercito turco e l’opposizione siriana a est di Al Bab.

L’aviazione turca ha colpito pesantemente la zona. Un raid aereo USA ha distrutto il ponte più antico di Raqqa recidendo così l’ultima arteria che collegava le due estremità dell’Eufrate. A causa dei bombardamenti Raqqa è rimasta senza acqua potabile.

Redazione

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