La Siria crea grandi pericoli al Libano

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LIBANO – Beirut 29/11/2013. Il 29 novembre, il primo ministro Najib Mikati ha invitato i partiti politici del paese a «smettere di litigare» poiché il conflitto in Siria minaccia la stabilità del Libano.

«Adesso è più importante che mai fermare le divisioni e il battibecco perché il fuoco della porta accanto (Siria) è ormai penetrato profondamente nel cuore del Libano e minaccia di creare ulteriori incendi», ha detto Mikati durante la Giornata Internazionale di Solidarietà con il popolo palestinese. Ha poi aggiunto che le recenti autobombe a Beirut e a Tripoli sono esempi della grandezza del pericolo che incombe sul Libano. Mikati ha anche ammesso, riporta il The Daily Star, che il Libano è stato il paese più colpito dalla causa palestinese e ha accusato la comunità internazionale di ignorare la loro situazione. «La comunità internazionale è responsabile della concessione ai palestinesi dei loro diritti», ha detto, aggiungendo che  la giustizia internazionale ha un doppio standard poiché non riesce a farlo. Mikati ha sottolineato che nessun accordo di pace può essere raggiunto senza il diritto al ritorno del popolo palestinese. Il premier ha anche detto che la causa palestinese non è più, allo stato attuale, una priorità per gli arabi date le turbolenze nella regione, in particolare in Siria, e ha ringraziato i palestinesi per essersi chiamati fuori dalla crisi della Siria e per non aver interferito  con la politica del Libano; impedendo agli stessi campi profughi di trasformarsi in una piattaforme per le attività terroristiche. Sull’accordo nucleare tra l’Occidente e l’Iran, Mikati ha detto che potrebbe aprire la strada alla risoluzione dei problemi regionali, conflitto israelo -palestinese in primis. «Ci auguriamo che (l’affaire Iran, ndr) si concluda attraverso un dialogo arabo-iraniano che protegga i diritti dei popoli e prevenga i conflitti», ha detto dal quartier generale Escwa (Economic and Social Commission for Western Asia delle Nazioni Unite, nella foto) nel centro di Beirut. Mikati ha inoltre espresso la speranza che i libanesi avrebbero agito con saggezza per affrontare i cambiamenti positivi che stanno avvenendo nella regione e ha esortato i politici a dialogare senza porre precondizioni o scommettere sul cambiamento regionale.